Un ritratto intimo, sincero e affettuoso quello dell’ex segretario e portavoce della Regina Elisabetta, scomparsa ieri a 96 anni. Richard Winston “Dickie” Arbiter, 82 anni, in una intervista a “La Repubblica”, che ha lavorato con la regina per oltre un decennio dal 1988, racconta il loro primo incontro:

“Era il luglio del 1988, avevo appena iniziato e fui invitato a Balmoral. Mi venne detto: ‘Preparati che tra mezz’ora andiamo a fare un picnic con la regina’. Wow. Aspettai. A un certo punto Elisabetta II spunta dal nulla. E mi fa: ‘Dai, saliamo in macchina!’. Salgo sul Range Rover. Guida lei. Amava guidare. Arriviamo al cottage di Balmoral, mangiamo qualcosa al volo, tra posate di plastica e contenitori Tupperware. Io ero paralizzato e non ricordo le poche frasi che mi permisi di dire. A un certo punto, sparecchio e mi appresto a lavare i piatti. Ma una voce mi fa: ‘No, aspetta!’ La regina Elisabetta, che mi disse: ‘Io lavo i piatti, tu li asciughi’. E così facemmo. Che meraviglia”.

Mentre il mondo piange la Regina e in attesa della proclamazione di  re Carlo III, che avverrà formalmente nella giornata di domani, sabato 10 settembre, Arbiter racconta anche qualcosa del rapporto tra il prossimo Re e sua madre:

“Ci sono stati momenti tesi, soprattutto durante la separazione da Diana, ma Carlo ha sempre avuto un ottimo rapporto con entrambi i genitori. Il problema è che Elisabetta II è diventata regina troppo presto e ha avuto meno tempo per i suoi figli. Quindi Carlo ha sviluppato questa fobia di essere trascurato. Ma poi ha capito con il tempo. E soprattutto, lui ha avuto la possibilità di crescere William e Harry e questo lo ha fatto maturare molto”.