Fino a qualche anno fa dipingersi la faccia di nero per assomigliare a una persona o a un artista di colore era una pratica comune diffusa nella televisione italiana. Negli anni Ottanta, specialmente in Fininvest, erano molte le scene comiche che prendevano in giro il modo di parlare degli stranieri aiutandosi con il trucco che modificava i tratti somatici dei comici, spesso ricorrendo anche a protesi per marcare le labbra o pronunciare il naso.

Cos'è la blackface e perché è razzista

Negli ultimi anni il programma televisivo che vi ha fatto più ricordo è stato Tale e Quale Show, lo show autunnale ha sempre adoperato il trucco per dipingere di nero le facce dei concorrenti che iniziavano a imitare cantanti come Prince, Whitney Houston, Stevie Wonder, Beyoncé e John Legend.

Bene, da oggi questo non succederà più perché, a seguito dopo diverse proteste degli spettatori e anche di Ghali, uno dei primi a far notare la cosa, la Rai ha deciso di impegnarsi affinché la pratica del «blackface» non si verifichi più sulle reti del servizio pubblico.

«Nel merito della vicenda per la quale ci avete scritto, diciamo subito che assumiamo l’impegno – per quanto è in nostro potere – a evitare che essa possa ripetersi sugli schermi Rai. Ci faremo anzi portavoce delle vostre istanze presso il vertice aziendale e presso le direzioni che svolgono un ruolo nodale di coordinamento perché le vostre osservazioni sulla pratica del blackface diventino consapevolezza diffusa» ha scritto la Rai.