In un’intervista al “Corriere della Sera”, Patrizia Mirigliani, patron di Miss Italia, racconta senza mezzi termini di un clima di ostracismo verso il concorso:
“Penso che la bellezza sia stata demonizzata da un certo tipo di femminismo, ed è stato complicato studiare la formula giusta. Noi ci siamo quasi dovuti giustificare per aver continuato a credere in un concorso dedicato alla bellezza. Eppure non è mai stata fine a se stessa, ma all’avvio di carriere meravigliose per molte di loro”.
Sotto il profilo strettamente televisivo, la mazzata è arrivata in particolare dalla Rai, che dopo l’elezione di Giusy Buscemi nel 2012, decise di mettere da parte il concorso. Mirigliani fatica a capire cosa sia successo nello specifico, ma fa tre nomi in particolare:
“So che, negli anni, ho avuto tre donne contro: Anna Maria Tarantola, Laura Boldrini e Marinella Soldi. Senza che provassero nemmeno a capire cosa era Miss Italia e chi raccontava. Perfino Andreotti e Romano Prodi, in passato, si erano congratulati con mio padre”.
Il concorso di bellezza è stata l’occasione per molte donne di avviare la loro carriera, un vero e proprio trampolino di lancio. Tra loro Miriam Leone presente sul palco sanremese affianco a Carlo Conti che la incoronò nel 2008:
“Lei ha fatto molta strada, è diventata una stella del cinema e da poco anche mamma. Miriam non mi ha chiamato. Io continuo a pensare sempre il meglio di lei, si capiva subito che aveva la stoffa. Certo, mi è spiaciuto che non abbia mai accolto i nostri inviti a tornare a trovarci. Lo ha fatto perfino Sophia Loren, due volte, e ho detto tutto…”
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