Il documentario di Netflix su Prince non verrà trasmesso. Gli eredi del cantante nato a Minneapolis (Minnesota) sono riusciti a bloccare Netflix, che con la regia di Ezra Edelman – famoso per il suo ‘OJ: Made in America’, sul caso OJ Simpson – in nove ore aveva riprodotto la vita della voce di “When Doves Cry”.

A riportare la notizie è il Guardian, citando una dichiarazione di Netflix al Minnesota Star Tribune, secondo cui le parti sono giunte ad un accordo che consentirà alla Prince Estate di sviluppare e produrre un nuovo progetto con materiale esclusivo dall’archivio di Prince: «Gli eredi di Prince e Netflix hanno raggiunto un accordo reciproco che consentirà alla tenuta di sviluppare e produrre un nuovo documentario con contenuti esclusivi dall’archivio di Prince. Di conseguenza, il documentario di Netflix non verrà rilasciato».

Nell’invettiva contro il colosso dello streaming, gli eredi della star americana hanno puntato il dito contro «drammatiche inesattezze fattuali e rappresentazioni sensazionalizzate di alcuni eventi della vita di Prince».

Nonostante non avesse ancora un titolo, il documentario – frutto del lavoro di cinque anni del regista – nel 2024 era stato fatto vedere in anteprima ad alcuni eletti e prilegiati, come gli addetti ai lavori. «Maledetto capolavoro», aveva utilizzato queste due parole Sasha Weiss, giornalista del New York Times, per definire la sceneggiatura.

Parole al miele erano arrivate anche dal musicista e produttore Questlove: «C’è tutto: è un genio, è maestoso, è sessuale, imperfetto, divino, è tutte queste cose. Lo considero una rara opportunità, per i neri, di apparire umani di fronte al mondo»