Penelope Cruz spegne oggi 47 candeline! L’attrice spagnola, una delle più famose a livello internazionale, si porta alle spalle una carriera trentennale piena di riconoscimenti e continua ancora oggi a collezionare successi. Se siete suoi fan saprete che prima di diventare famosa con i film di Pedro Almodovar, ad inizio anni ’90 Penelope prese parte ad alcune pellicole peculiari, tra cui il film Prosciutto Prosciutto, il suo esordio cinematografico. Il film (dove tra l’altro la Cruz recita con Javier Bardem, suo futuro marito) ebbe un discreto successo in Italia (vincitore anche del Leone d’argento al Festival di Venezia nel 1992), ma non viene ricordato troppo benevolmente dalla bella attrice iberica, almeno da quanto apprendiamo da una sua vecchia intervista risalente più o meno all’epoca dell’uscita.

Nel film la Cruz interpreta Silvia, graziosa e incantevole operaia di una fabbrica specializzata in biancheria intima. È innamorata di José Luis, figlio della proprietaria dell’azienda (interpretata da Stefania Sandrelli). Quando la madre di quest’ultimo scopre che i due si vogliono sposare, decide di intromettersi e creare un piano per distruggere la coppia. Assume un modello, Raul (Javier Bardem) affinché seduca la protagonista. La questione si complica quando il giovane rampollo dimostra veri sentimenti per Silvia.

Commedia ambientata in un entroterra spagnolo desolato e annichilente, Prosciutto Prosciutto si soda attorno alle vicende di personaggi appartenenti a una società gerarchica che è limbo di pulsioni primitive e molto  stravaganti.

Non voglio parlare di Prosciutto Prosciutto – raccontava Penelope Cruz in una vecchia intervista al magazine Ciak. – “D’accordo, è stato il film che mi ha fatto conoscere in Italia, ma quel ruolo è stato una sofferenza. Troppo distante da me. Una violenza. […] Mi portavo quelle scene nello stomaco anche molto tempo dopo che le avevo girate”.

La Cruz aveva solo 18 anni all’epoca, ma seppur non troppo amato da lei stessa, quel film fu un trampolino di lancio per la sua carriera. Appena un anno dopo recitò (in ruolo completamente diverso, quello della vergine Maria) sotto la regia di Giovanni Veronesi in Per amore, solo per amore fino ad arrivare nel 1997 alla sua prima collaborazione con Pedro Almodovar in Carne Tremula