Arriva al cinema giovedì 15 marzo Rachel, adattamento cinematografico del romanzo del 1951 di Daphne du Maurier dal titolo “My Cousin Rachel”. Diretto da Roger Michell, la pellicola distribuita da 20th Century Fox racconta di una storia d’amore cupa che segue la vicenda di un giovane inglese (Sam Claflin) deciso a vendicarsi della bellissima e misteriosa cugina acquisita (Rachel Weisz), ritenuta responsabile della morte del marito; completano il cast Holliday Granger (Cenerentola – Cinderella), Iain Glen (“Il trono di spade” – “Game of Thrones”), e Pierfrancesco Favino (Rush).

 

Rachel, thriller d’epoca psicologico, teso e ricco di riflessioni sulla natura dell’amore romantico, si concentra sull’infatuazione e sui rapporti sessuali tra uomini e donne, specialmente negli ambienti sociali chiusi.

 

TRAMA

Il giovane Philip, che era stato cresciuto come un figlio da Ambrose, il quale durante un viaggio in Italia gli scrive di essere gravemente ammalato. Raggiunta Firenze Philip scopre che Ambrose è morto e che Rachel, una cugina che aveva sposato da poco è già partita.

Philip torna in Cornovaglia convinto che a causare la morte di Ambrose sia stata proprio Rachel ma poco tempo dopo la donna si presenta alla tenuta. Il ragazzo finisce per infatuarsi di Rachel tanto da assegnarle una parte della sua eredità per permetterle di vivere nel lusso. La donna accetta di buon grado i soldi ma rifiuta la proposta di fidanzamento accusandolo di essere pazzo. Philip cade malato a sua volta e con l’aiuto di Louise, da sempre innamorata di lui, cerca eventuali indizi per provare la sua colpevolezza ma non trova nulla. Uscito alla ricerca della donna la trova sulla scogliera morta, apparentemente a seguito di una caduta da cavallo.

 

Sono passati diversi anni, Philip è ormai sposato con Louise e padre di due figli ma non riesce a togliersi dalla testa di ricordo di Rachel.

RECENSIONE

Il film ruota tutto attorno la figura di Rachel interpretata da Rachel Weisz, e alla sua ambigua personalità. Lo spettatore non è in grado di capire la sua colpevolezza riguardo gli eventi narrati e questo forse è la cosa più intrigante di tutta la pellicola. Il rapporto di amore odio tra il cugino e la protagonista da quel pizzico di romanticismo un po’ dark. La nostra concezione è che il regista forse non è riuscito a scavare in fondo alla storia non delineando a perfezione le personalità misteriose dei protagonisti. La infatuazione-attrazione di Philip non è forse abbastanza per dare il via a una serie di eventi che condizionerà l’intera trama. C’è da dire che i luoghi rendono la pellicola molto affascinante dal punto di vista estetico ma gli attori sembrano essere immobili difronte agli eventi. Ci si aspettava ovviamente molto di più per una storia che a lungo fa sperare in qualcosa di diverso ma che alla fine si dimostra essere priva di ogni solidità. Chiunque esce dalla sala molto probabilmente avrà più dubbi che certezze.