Raoul Bova è stato intervistato dal Corriere.it dove ha raccontato i suoi ultimi terribili dovuti alla perdita dei genitori e alcuni guai fisici. 

Ecco le sue parole in un estratto dell’intervista: 

Piuttosto duri per lei sono stati tutti gli ultimi due anni.

«Ho toccato il fondo e la sfida è stata non naufragare. Ho perso i miei genitori in poco tempo: devi fare i conti con le tue fragilità. La mia debolezza si è rivelata la mia forza».

In che senso?

«Ho dovuto trovare il coraggio per andare avanti. La debolezza psicologica aveva coinciso con quella fisica: negli stessi giorni in cui moriva mia mamma mi ero fratturato due ossa della gamba. Sentivo sprofondare le mie certezze. Ma la pandemia mi ha fatto capire che non ero solo. Mi ha spinto alla rinascita».

Tempo fa l’avevano criticata per l’aspetto. Prima volta.

«Ci sono momenti in cui si è più forti e altri più deboli e le critiche feriscono. Ero aumentato di peso per un ruolo. Ora sono tornato come prima ma per me ha sempre contato il lavoro e su questo sono stato sempre molto autocritico, limitandomi anche un po’. Per me il tema non è mai stato: bellezza — non bellezza. Per me si tratta di: impegno — non impegno. La bellezza è quello che riesci a esprimere».