Snowden è il grande ritorno di Oliver Stone dopo anni di film non brillanti; il regista americano torna su temi a lui più congeniali, ovvero i film biografici di denuncia. A differenza però delle altre opere, tipo JFK, Snowden ha un ritmo meno incalzante ed un montaggio meno frenetico a favore di una migliore caratterizzazione dei personaggi, sia del protagonista che dei comprimari; Snowden è la storia vera di Edward Snowden, l’analista dell’Intelligence americana che decide di denunciare l’attività di spionaggio globale operata per anni dal suo governo. Eroe della libertà o traditore della patria? Inutile dire da che parte stia il regista, il quale umanizzando il più possibile il protagonista, cerca di portare anche il pubblico a parteggiare per questo eroe della libertà che ha rinunciato a tutto per perseguire la sua crociata. Il film si pregia dell’ottima caratterizzazione di Joseph Gordon Lewitt che ancora una volta dimostra di essere uno degli attori migliori della sua generazione oltre che di una regia ispirata di un ritrovato Oliver Stone; ottimo anche il cameo di Nicolas Cage. Chiudono il film le vere immagini di Snowden ancora oggi ricercato ed esule dagli Stati Uniti e l’appello di Amnesty International a firmare la petizione affinché gli venga concessa la grazia.