Che bella giornata che è stata quella di lunedì scorso per gli *NSYNC e i loro fan! La boyband anni Novanta si è riunita, infatti, in occasione della cerimonia alla Hollywood Walk of Fame, durante la quale è stata conferita loro una stella sulla famosa boulevard

Justin Timberlake, Lance Bass, JC Chasez, Joey Fatone e Chris Kirkpatrick più uniti che mai per festeggiare un traguardo importante, a distanza di circa 16 anni dal loro scioglimento.

Ognuno dei cinque cantanti ha parlato al microfono davanti una folla impazzita, ringraziando tutti e parlando di quanto forte fosse e sia ancora oggi la ‘fratellanza’ e il legame della band. Lance Bass, in particolare, ha colto l’occasione per fare una rivelazione e affrontare un delicato tema di cui nessuno era al corrente all’epoca, ovvero riguardo la sua sessualità e il suo essere gay. 

“L’altra cosa che ho bisogno di dire oggi è qualcosa che ho cercato di mettere a parole per tutta la mia vita. Crescendo in una chiesta battista nel Mississippi, in una cittadina dove ognuno sapeva i fatti degli altri, io avevo un segreto. Ero gay. All’epoca non sono stato in grado di dirlo a nessuno, non solo perché ero terrificato del fatto che potessi essere rigettato, ma ancor più di quello non volevo mettere a rischio la carriera di questi ragazzi e di coloro che hanno permesso che arrivassimo in alto. Pensavo che se avessi fatto coming out, gli *NSYNC sarebbero finiti, e quindi, per paura, ho mantenuto il mio segreto. I nostri sogni più inimmaginabili si stavano avverando e io ero così grato. Ma alcune sere, sul palco, mi  capitava di vedere alcuni nostri fans gay che cantavano contenti e io avrei voluto tremendamente fargli sapere che io ero come loro. Non avevo la forza all’epoca. Ma oggi ce l’ho e voglio dire forte e chiaro grazie ai miei fratelli e sorelle LGBT che mi hanno fatto vedere come essere me stesso. Grazie.

Justin Timberlake è stato l’ultimo a salire sul palco, dando ai fan, definiti da lui “i migliori fan del mondo”, una piccola speranza per il futuro riguardo una possibile riunificazione del gruppo: “Non vedo l’ora di vedere cosa ci riserba il futuro”.