Ricky & Barabba è un film comico del 1992, diretto da Christian De Sica con Renato Pozzetto e Christian De SicaBuona parte delle scene vennero girate fra Roma e l’hinterland romano: il porto di Civitavecchia, Ladispoli e Marina di San Nicola, Villa Appia a Marino, l’ospedale San Giuseppe ad Albano Laziale. La pellicola ha compiuto 30 anni a fine dicembre 2022. 

TRAMA

Riccardo Morandi, detto Ricky, è un miliardario proprietario della FinMor, azienda sull’orlo del fallimento a causa della rivalità con l’avvocato Bonetti che riesce sempre a soffiargli gli affari migliori. Inoltre, l’ultimo buon affare dell’azienda, la produzione di una speciale marmitta catalitica, è bloccato per il furto del brevetto, cosa che ha fatto perdere all’azienda ben 40 miliardi. Deciso a farla finita, sta per tentare il suicidio, quando viene salvato per caso da Barabba, un clochard di origini romane, che slega la corda che stava usando per impiccarsi. Ora Barabba, per quanto il suo gesto sia stato puramente casuale, vuole una ricompensa e così convince Ricky a portarlo con sé.I due si ritroveranno poi ad affrontare mille avventure. 

Ricky & Barabba, De Sica su Pozzetto: “Mi fece passare le pene dell’inferno, ogni giorno voleva cambiare le battute”

DE SICA: L’IDEA DEL CAPPUCCIO LUNGO E DELL’UNGHIA MI VENNE IN MENTE VEDENDO DEI VERI CLOCHARD

Durante una puntata del programma La Valigia dei Sogni in onda su La7 una decina di anni fa, De Sica ha ricordato il film e raccontando molti aneddoti, tra cui l’idea del cappuccio lungo e dell’unghia del suo personaggio Barabba:

«Il personaggio di Barabba ha un cappello lungo che è tipo una ventiquattrore. Mi venne in mente quando vidi due vere clochard a Roma che, quando passavo con mia moglie, litigavano sempre tra di loro. Avevano in testa questi copricapi come delle castellane molto particolari: chiesi alla mia costumista di creare il personaggio in questo modo. Per l’unghia invece l’idea la trovai da un uomo per strada a cui, quando lo incontrai, gli chiesi: “Cosa ci fai con quest’unghia così lunga?” E lui “Ma ci faccio un po’quello che mi pare!“»