Il film

Ritorno al futuro (Back to the Future) è un film uscito nelle sale nel 1985, diretto da Robert Zemeckis e interpretato da Michael J. Fox e Christopher Lloyd.

Primo episodio della trilogia omonima, è considerato un’icona del cinema degli anni ottanta e ha riscosso un enorme successo a livello internazionale. La pellicola ha ricevuto il premio Oscar al miglior montaggio sonoro.

La trama

l film narra la storia di Marty McFly (Micheal J. Fox), un adolescente californiano alle prese con uno scienziato carismatico e un po’ strampalato, EmmettDocBrown (Christopher Lloyd).
Doc invita Marty a raggiungerlo al parcheggio di un grande centro commerciale per aiutarlo a filmare un esperimento. Una volta giunto lì, Marty scopre che l’esperimento è in realtà una macchina del tempo, costruita all’interno di una DeLorean modificata. Lo scienziato rivela che la macchina è alimentata a plutonio e confessa di aver rubato il prezioso elemento ai terroristi libici.
Nel tentativo di spiegare a Marty il funzionamento della macchina, Doc seleziona il 5 Novembre 1955 come data di viaggio. Proprio in quel momento, sopraggiungono inaspettatamente i terroristi, i quali sparano allo scienziato. Marty si rifugia dentro la DeLorean e inavvertitamente ne attiva i comandi, e così viaggia indietro nel tempo, fino al 1955. Qui il ragazzo scopre di non avere plutonio a sufficienza per tornare indietro. Così si mette alla ricerca del giovane Doc, l’unico che possa aiutarlo.
Strada facendo incontra George (Crispin Glover), suo futuro padre, bullizzato dal compagno di classe Biff Tannen (Thomas F. Wilson), e, nel seguirlo, finisce con l’intromettersi nel suo passato. Infatti, Lorraine (Lea Thompson) si invaghisce di Marty, innescando un paradosso temporale pericolosissimo, dal momento che la ragazza è la sua futura madre.

Christopher Lloyd

Iconici i due protagonisti, entrati nella storia del cinema e non solo. Se da una parte abbiamo un giovanissimo e azzeccato Micheal J. Fox, dall’altra Christopher Lloyd non fu da meno.

Come venne scelto

John Candy, Danny DeVito, Gene Hackman, Gene Wilder, Robin Williams e James Woods erano tutti nella corsa iniziale per la parte del vecchio scienziato. In seguito venne scelto John Lithgow dato che Neil Canton, un produttore di Ritorno al futuro, aveva già lavorato con Lithgow in Buckaroo Banzai dove l’attore aveva interpretato un eccentrico scienziato. Lithgow però dovette rifiutare a causa di impegni precedenti, così lo studio alla fine optò per Christopher Lloyd, che aveva anch’egli lavorato con Canton in Buckaroo Banzai. Prima di firmare, Lloyd era riluttante ad assumere il ruolo, indeciso se lasciare Los Angeles per tornare a recitare a teatro a New York, ma venne convinto da amici e parenti a rileggere la sceneggiatura e alla fine accettò di interpretare Doc. Il resto è storia.

Oggi

Christopher Lloyd ha anche affermato che quando si imbatte in una replica televisiva di Ritorno al Futuro mentre guarda la tv, spesso non cambia rimanendo a guardare il film fino alla fine.

L’attore poi ha sempre dichiarato di non voler fare nessuno sequel, tranne in un caso: anche se la vede come un’idea utopistica, potrebbe accettare solo con Fox, Zemeckis e Gale a bordo, e con una storia ambientata nell’antica Roma.