Il film

Se Dio perdona … io no! è un vero classico western I quattro dell’Ave Maria, che poi ne è il sequel, è un film epocale, veramente grandioso. Certo si devono amare i western, ma in questo film Bud e Terrence sono fantastici ed è per loro un tassello importantissimo, ma ve ne parliamo più giù.

La Trama

La vicenda si svolge nel Far West ed è il seguito di “Dio perdona… io no!”.
Cat Stevens e Hutch Bessy (Bud Spencer e Terence Hill) sono usciti vincitori dallo scontro con Bill Sant’Antonio.
Purtroppo non possono incassare la taglia sulla testa del bandito poiché lo hanno ucciso facendolo saltare in aria con la dinamite e, quindi, di lui non c’è più traccia.
Cat e Hutch allora si recano alla Harold’s Bank di El Paso per restituire la cassa con l’oro, confidando nella ricompensa. Dopo aver riscosso una generosa quantità di denaro, lasciano la città.
In realtà Harold (Steffen Zacharias), il presidente della banca, era in combutta con Sant’Antonio e quindi mira a riappropriarsi dell’oro. A tal fine stringe un patto con Cacopoulos (Eli Wallach), un vecchio suo complice, che sta scontando una lunga condanna in carcere.
Harold lo farà liberare a patto che il bandito uccida Cat e Hutch e gli riporti l’oro. Cacopoulos accetta di collaborare e viene fatto evadere. Ma il bandito non ha dimenticato di essere finito in cella quindici anni prima per il tradimento dei suoi tre compari Harold, Paco e Drake. E così, appena libero, uccide Harold, dando inizio al regolamento dei conti.
Poi trova Cat e Hutch, li deruba e li abbandona in una landa desolata. Anziché tenere per sé il denaro sottratto ai due, Cacopoulos lo dilapida distribuendolo ai poveri incontrati sul suo cammino. Quindi si dirige in Messico in compagnia di Thomas (Brock Peters), un abile pistolero che sbarca il lunario facendo il funambolo.
Cat e Hutch non ci stanno a farsi soffiare l’oro da Cacopoulos e si mettono sulle sue tracce. Il bandito, nel frattempo, ha rintracciato Paco (Livio Lorenzon), l’altro ex compare.
Quando Cat e Hutch lo acciuffano, Cacopoulos gli promette di restituirgli l’oro se i due lo aiuteranno contro Paco. A missione compiuta, però, ancora una volta si prende gioco di Cat e Hutch e scappa via. Dopo l’ennesimo inseguimento, i due raggiungono Cacopoulos e Thomas nella cittadina di Fair City. Qui si trova Drake (Kevin McCarthy), l’ultimo ex compare responsabile del tradimento, che gestisce una casa da gioco. I quattro pianificano l’ultima vendetta. L’ora prescelta è quella dell’Ave Maria ossia il tramonto..

La coppia Bud/Terence

Come vi stavamo dicendo prima, questo film per la coppia è un tassello fondamentale. Non è di certo il loro vero primo film insieme (visto il film precedente “Dio Perdona…io no!”)
Ma lo è a livello simbolico, e ora vi spieghiamo perché.

Tutti i film della coppia che conosciamo (Trinità, Altrimenti ci Arrabbiamo, etc) vivono di un forte carisma che trasmettono i due: i loro film, soprattutto i primi, non sono propriamente comici ma ironici. Loro parlano con gli occhi, con le movenze, con i tempi. La loro grande forza insieme è stata sempre quella di amplificare tutto questo proprio grazie alla loro unione sullo schermo.
Tornando a noi, I Quattro dell’Ave Maria è importante per questo: è il primo film dove la coppia viene messa insieme sullo schermo ma con una direzione diversa, una formula nuova, ovvero questa dell’ironia. In questo film possiamo vedere per la prima volta il vero potenziale della coppia sullo schermo, che andrà poi a raggiungere il successo con Lo Chiamavano Trinità qualche anno dopo.

L’intervista

Non a caso Terence Hill, durante un’intervista di TV Sorrisi e Canzoni del 21 maggio 2005, raccontò che quando uscì nelle sale Dio perdona… io no! Colizzi (il regista) andò a vederlo in giro per tutta l’Italia e “notò che quando Bud e io eravamo vicini la gente si divertiva di più. Non c’era margine di errore, valeva per ogni scena della pellicola. Decise quindi di rimetterci in coppia nel capitolo seguente, intitolato Quattro dell’Ave Maria sotto una chiave più divertente”.