Grande attenzione negli ultimi giorni ha suscitato la polemica aizzata da Roberto Angelini per la multa ricevuta a causa della denuncia di una sua amica/dipendente (come potete leggere qui). A seguito dello sfogo del cantautore su Instagram in molti si sono scagliati contro la ragazza che ha replicato attraverso il profilo di Flaminia Giuliani, assistente sociale presso l’associazione Libellula:

“C’era una volta una mia amica che lavorava come rider per un noto ristorante romano. Il titolare del ristorante le aveva promesso di assumerla tramite regolare contratto, ma alla fine, temporeggiando mese dopo mese, continuava a tenerla occupata in nero, facendole dunque correre il rischio di non essere minimamente tutelata in caso, ad esempio, avesse avuto un incidente mentre guidava il furgone con cui faceva le consegne, né in caso di qualsiasi altra fattispecie di infortunio sul lavoro”.

Sono stati in molti ad esprimere solidarietà nei confronti di Angelini, tanto che la polemica è stata smorzata dallo stesso cantautore.  Un notevole passo indietro, dunque, tanto che nel suo ultimo post, chiede ai suoi fan di non insultare più la donna.

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“Voltiamo faccia. Ci tengo davvero a ringraziarvi tutti per l’abbraccio e il sostegno ricevuto. Ho scritto un post di pancia. E forse avrei potuto evitarlo. Mi dispiace però leggere insulti verso la ragazza e mi rendo conto di essere in una posizione privilegiata. Non avevo previsto tutto questo. Per favore non insultatela più, mi fa sentire in colpa, quando in realtà vorrei tenermi l’incazzatura ancora per un po’. C’è qualcuno di voi che si voleva attivare per un crowdfunding, altri che mi scrivono che verranno in massa al ristorante per sostenermi. Io vi ringrazio di cuore ma no, non fate nulla. Se vi andrà, quando riaprirà, sarete i benvenuti. A chi mi parla di “mai lavoro in nero” dico che sono d’accordo e ho sbagliato. E infatti pago. Ma sicuramente non è questo il luogo per approfondire. E insomma, tutto si risolverà nei modi e nelle sedi adatte”.

Sarà davvero finita qui?