Roger Waters, cofondatore dei Pink Floyd, punta il dito contro gli U2.

Nel corso di un’intervista a Rolling Stone, Waters cita con parole dure la band irlandese capitanata da Bono Vox, colpevole di aver copiato nel corso della carriera le sue idee riguardo le ‘coreografie’ degli show live. Parlando degli straordinari numeri dei suoi concerti-spettacoli, ricchi di trovate visive impressionanti tra cui il celebre maxischermo tondo, i laser e i gonfiabili giganti che volano sulle teste del pubblico, il bassista ha ricordato un aneddoto in cui chiama in causa gli U2. Vi riportiamo le parole tratte da Rolling Stone.


Ho ideato la forma del concerto-spettacolo suonando in posti enormi e pensando “Cristo, che noia”. Ricordo il periodo di Dark Side of the Moon, avevamo delle luci costruite da Arthur Max, il tecnico delle luci che avevamo rubato a Bill Graham e al Fillmore East. Ha inventato lui lo schermo circolare che usavamo in quel periodo. È allora che ho pensato: “Come facciamo a riempire questi grandi spazi?” e ho iniziato a lavorare con chi produceva roba gonfiabile, a pensare alle proiezioni, ai fuochi d’artificio e tutte quelle cose

Far volare un aereo sul pubblico, come succedeva nel tour di The Wall, è una tecnica teatrale perfettamente accettabile. Ricordo che all’epoca, nel 1979, Bono ci criticò. Gli U2 erano una piccola band, e diceva (imita l’accento irlandese): “Oh, non sopportiamo tutte quelle esagerazioni teatrali dei Pink Floyd. Noi suoniamo solo la nostra musica, ci bastano le canzoni e bla bla bla”. Davvero? Poi per il resto della loro carriera non hanno fatto altro che copiare quel che facevo io e ancora lo fanno. Gli auguro buona fortuna, certo, ma che stronzata.

Insomma, si direbbe che non scorre proprio buon sangue. Ricordiamo che Roger Waters è al cinema con il film-concerto Roger Waters: Us + Them, presentato anche all’ultima mostra del cinema di Venezia.