Protagonista della puntata di “Belve”, Serena Grandi si è raccontata a Francesca Fagnani tra alti e bassi di vita e carriera, smentendo alcuni aspetti controversi della sua vita, come l’uso della cocaina, e aggiungendo particolari inediti:

“Avevo un figlio piccolo, dovevo pensare a lui, il padre non se ne occupava, non avevo tempo per le sostanze, io odio tutto quello che è polvere. Non sono mai stata una tossica. Ho dovuto ammettere di fare uso di cocaina perché l’avvocato mi ha chiesto di ammettere, c’erano dei nomi ancora più importanti che hanno dovuto ammettere. Ho mentito al processo, certo. Ho mentito perché dovevo farlo, era l’unico escamotage per uscire da questi 157 giorni inutili, di cui mi hanno risarcito”

Con un divertente e a volte malinconico botta e risposta con Francesca Fagnani, Serena Grandi racconta di alcuni suoi capricci da diva, come quella volta che pretese sul set una jacuzzi dentro una roulotte, ma anche di Paolo Sorrentino che l’ha voluta nella “Grande Bellezza”:

“Sapevo che rivedendomi sarebbe stato un inferno, avevo un busto per essere così iconica e così tanta, lui pensava che fossi una diva al tramonto, è stato faticoso ma molto forte, ma poteva essere anche depressivo. È stata comunque un’esperienza forte, nel trailer a Los Angeles c’ero io, per questo ho tatuato un oscar sul braccio, che mi appartiene al 70%. Sorrentino ha tagliato molte scene, non mi ha più chiamata, ci è rimasto un po’ male ma almeno vorrei che ogni tanto mi mandasse un bacio.”

Per quanto riguarda il lavoro, un ruolo sexy lo accetterebbe?

“No, sarei ridicola. Oggi vivo di ospitate televisive e ho una pensione non indifferente, perché 90 film sono tanti”.