Tra le commedie romantiche più celebri di fine anni Novanta si annovera Shakespeare in Love, film del 1998 diretto da John Madden con un grande cast di attori, composto da Joseph Fiennes, Gwyneth Paltrow, Geoffrey Rush, Tom Wilkinson, Judi Dench, Colin Firth, Ben Affleck, Rupert EverettImelda Staunton.

Trama

Londra, estate 1593. Will Shakespeare (J. Fiennes), astro nascente della scena inglese, è in crisi creativa. Incontra la giovanissima Lady Viola (G. Paltrow) che, patita di teatro, gli si presenta travestita da maschio, ottenendo la parte di Romeo in un dramma d’amore ambientato a Verona, ancora in fase di scrittura. Scoperta la sua vera identità, il drammaturgo e l’ereditiera si amano appassionatamente. Preso da raptus creativo, Will finisce Romeo and Juliet. E Viola che, il giorno della prima, interpreta Giulietta. E un trionfo, propiziato dalla regina Elisabetta (J. Dench), vera dea ex machina del film.

Successo di critica e pubblico

Shakespeare in Love fu un grande successo. Con un budget di 25 milioni, arrivò ad incassare ben 289 milioni in tutto il mondo, classificandosi in Italia al 2º posto tra i primi 100 film di maggior incasso della stagione cinematografica 1998-99.

La controversia agli Oscar contro “Salvate il soldato Ryan”

Anche in quanto a riconoscimenti cinematografici il film fu molto premiato… pure troppo. Nel 1999 ricevette 3 Golden Globe, 3 BAFTA e ben 7 Oscar a fronte dell’esorbitante cifra di 13 nomination. Agli Academy Awards Shakespeare In Love vinse l’Oscar per il miglior film battendo in modo controverso il favorito Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg, diventando la prima commedia a vincere il premio da Annie Hall (1977). La decisione dell’Academy è stata ampiamente criticata, e ancora oggi le polemiche non sono state dimenticate. 

Molti esperti del settore hanno ipotizzato che la vittoria del film è stata attribuita alla campagna di premiazione guidata da Weinstein, produttore con la Miramax. Terry Press, un dirigente della DreamWorks all’epoca, affermò che Weinstein e Miramax “cercarono di far credere a tutti che Salvate il soldato Ryan fosse tutto nei primi 15 minuti”.

In un sondaggio del 2015, i membri dell’Academy hanno indicato che, di fronte ad una seconda possibilità, avrebbero assegnato l’Oscar per il miglior film a Salvate il soldato Ryan.

L’Oscar a Judi Dench

Judi Dench interpreta una meravigliosa regina Elisabetta I, ruolo per il quale è stata premiata con un Oscar per la Miglior Attrice non Protagonista. Curioso sottolineare come in totale il suo personaggio si veda in soli 8 minuti di film a fronte di una durata complessiva di oltre due ore. La stessa attrice ha fatto riferimento a questo dettaglio nel suo discorso di accettazione del premio:

Il rifiuto iniziale di Gwyneth Paltrow

Durante un’intervista con Howard Stern nel gennaio 2015, Gwyneth Paltrow ha smentito le dicerie secondo le quali avrebbe rubato la parte a Winona Ryder e ha raccontato di come inizialmente abbia rifiutato la parte di Viola de Lesseps a causa della fresca rottura sentimentale con Brad Pitt. L’attrice, vincitrice tra l’altro di un Oscar, ha detto che quando le venne offerto il ruolo rifiutò, perché si sentiva “estremamente triste” e non intenzionata più a lavorare. Alla fine, è stata convinta dal produttore della Miramax Paul Webster e, a livello di carriera, non avrebbe potuto fare scelta migliore, nonostante la sua vittoria come Miglior Attrice sia stata fortemente discussa. 

Al minuto 31 circa: