Forse non tutti sanno che la famosissima canzone dei Led Zeppelin, Stairway to Heaven è stata oggetto di un’accusa di plagio presentata dagli eredi di Randy California, ex chitarrista degli Spirit. Tale processo è stato uno dei più lunghi e seguiti tra quelli sui plagi e presunti plagi musicali, in quanto stiamo parlando di una delle canzoni più belle e famose nella storia del rock.

Il pezzo incriminato è l’arpeggio iniziale con cui Jimmy Page dà il via alla ballata e che somiglierebbe a un arpeggio contenuto nel brano Taurus degli Spirit. L’accusa era caduta quattro anni fa, nel 2016, a seguito di un processo che aveva assolto i Led Zeppelin, tuttavia il 28 settembre del 2018 la corte d’appello riscontrò vizi di forma che riaprirono il processo. 

La controversia su Stairway to Heaven si è conclusa questo lunedì, con la corte di appello di San Francisco che ha confermato la sentenza del 2016 secondo cui i Led Zeppelin non hanno copiato le prime note di “Stairway to Heaven”.

Perché l’accusa? 

“Taurus” è un brano del 1968 scritto dal chitarrista degli Spirit Randy Wolfe, morto nel 1997: gli Spirit e i Led Zeppelin suonarono insieme dopo l’uscita di “Taurus” e secondo Michael Skidmore, curatore del patrimonio di Randy Wolfe, era possibile che Page avesse scritto l’inizio di “Stairway to Heaven” dopo aver sentito la canzone dell’altra band. Wolfe aveva sostenuto questa tesi in un’intervista poco prima di morire. Nel 2016 Page e Plant si erano difesi dicendo che la progressione degli accordi all’inizio delle canzoni è talmente un cliché da non meritare la protezione del copyright: il giudice del processo aveva deciso che le due canzoni in questioni non erano «intrinsecamente simili».