Negli anni 60, quando l’industria del cinema di genere italiano era in piena attività, Mario Bava, il più visionario regista del cinema italiano quanto mai riconosciuto abbastanza, decide quasi per scommessa di addentrarsi nel territorio di un genere nuovo a produzioni nostrane: la fantascienza.

Arriva così nel 1965 Terrore Nello Spazio, uno dei migliori film di fantascienza del decennio che ispirò anni dopo Alien di Ridley Scott. Terrore nello spazio è una via di mezzo tra Star Trek, Alien, La Notte dei Morti ViventiLa Cosa. Ed è venuto prima di tutti questi film. 

Tratto dal libro “Una notte di 21 ore”, il film narra di due astronavi che vengono attirate su di un pianeta misterioso: qui l’equipaggio troverà una specie aliena che gli impedirà di ripartire. Il budget che era stato messo a disposizione per la realizzazione del film era ridotto all’osso. Bava recuperò due grosse pietre dal set di Ercole al Centro della Terra e con una macchina da fumo e finte pietre laviche, costruisce il suo pianeta. Le astronavi erano dei modellini realizzati dallo stesso Bava.

Ora, il film a vederlo ai giorni nostri può risultare lento e invecchiato male sotto alcuni punti (ad esempio la recitazione che in certi momenti utilizza movenze e toni eccessivamente enfatici). Per questo bisogna contestualizzare l’opera: tutto quello che vedete all’epoca era pura rivoluzione. Lo spettatore viene catapultato in un’atmosfera lunare, ottenuta con nebbie colorate, luci soffuse e formazioni rocciose di cartapesta.

Dicevamo di Alien: basta vedere il film per capire le somiglianze. Somiglianze che passano dalla regia, all’idea, fino alla fotografia. Palese quando l’equipaggio del Nostromo trova la carcassa di una creatura aliena nella nave spaziale in rovina. Identico al film di Bava.

Non vogliamo parlarvi troppo del film spoilerando perché al momento il film è su Amazon Prime Video. Fatevi un favore e informatevi di più su Mario Bava, accendete la piattaforma e guardatevi Terrore Nello Spazio. Quando con due lire facevamo la differenza nel cinema.