TRAMA

Hugh Jackman è il protagonista dell’atteso The Greatest Showman, nelle sale dal 25 dicembre con 20th Century Fox diretto da Michael Gracey e interpretato da un cast d’eccezione composto da Zac Efron, Michelle Williams, Zendaya e Rebecca Ferguson.

 

 

L’intenso e originale musical, che parla della nascita del business dell’intrattenimento, celebra il senso di meraviglia che ognuno di noi prova quando i sogni diventano realtà. Ispirato all’immaginario e ai progetti ambiziosi di P.T. Barnum, il film racconta la storia di un visionario che dal nulla creò uno spettacolo ipnotico destinato a diventare un successo mondiale. “P.T. Barnum è ciò che descriveremo ora come un innovatore – ha raccontato Hugh Jackman, che veste i panni proprio di questo inguaribile sognatore -. Era convinto che la vita dovesse essere divertente, nel 1850 l’America non era come la conosciamo oggi, in quel tempo l’idea di intrattenimento fine a se stesso era considerato quasi un male, ma questa considerazione non ha fatto altro che alimentare il fuoco di Barnum che decise di vivere la vita dei suoi sogni”.

 

Molto prima di La La Land e del loro Oscar per la Miglior Canzone Originale, Justin Paul e Benj Pasek hanno accettato di far parte di questa avventura musicale incredibile: “Siamo stati in grado di scrivere qualcosa che era illuminante per ogni membro del cast” hanno dichiarato, e l’energia delle loro melodie è la stessa che ha ispirato le coreografie mozzafiato di Ashley Wallen, che ha dato una sua interpretazione moderna e ritmata del mondo di Barnum coordinando anche le esibizioni aeree abbinate a quelle su terra. Per le scenografie Nathan Crowley ha progettato delle miniature dettagliate di New York, come quella del Museo delle Meraviglie di Barnum, situato originariamente tra Broadway e Ann Street che ha riprodotto in una vecchia fabbrica di mattoni mantenendo scenari simili a quelli ritratti nelle immagini dell’epoca. “La possibilità di creare un grande mondo intorno alla nascita del circo e la nascita di quello che diventerà lo show business è stato qualcosa di fenomenale a cui non volevo rinunciare”, ha detto Crowley già nominato agli Oscar per il suo lavoro in The PrestigeThe Dark Knight Interstellar.

 

 

Sono sorprendenti anche i costumi, la maggior parte realizzati a mano, disegnati da Ellen Mirojnick (vincitrice dell’Emmy per Behind the Candelabra) per cui la realizzazione degli abiti di The Greatest Showman è stata la sfida creativa di una vita. “Abbiamo adottato un approccio più fantastico, il nostro obiettivo era trasmettere al pubblico romanticismo e gioia piuttosto che puntare a una fredda, storica accuratezza. Abbiamo creato la nostra piccola fabbrica di miracoli – ha svelato Mirojnick – Il motto era correre rischi e provare assolutamente tutto”. Lei che ama disegnare in special modo abiti maschili ha definito particolarmente piacevole “creare una silhouette per Hugh soprattutto perché può portare tutto e qualsiasi cosa. Può semplicemente mettere qualcosa e diventare il personaggio in modi diversi da quello che hai immaginato”. 

RECENSIONE

Il film mette in gioco i sentimenti come la speranza, la diversità e la voglia di conquistare e di risollevarsi dopo una caduta. L’inizio è triste ma via via il film comincia a denudarsi per la sua natura, ossia quella della vittoria e della riscossa. Il protagonista è veramente eccezionale, non credevamo veramente che potesse arrivare a un livello di perfezione sia con il ballo che con il canto. Anche Zac Efron sfrutta le sue doti di ballerino e calcolando che l’ultima volta che l’avevamo visto era in Baywatch ora ci sempre la manna scesa in terra.

Per quanto riguarda i protagonisti di contorno sembra di essere in SING, il fortunato cartone Universal, in quanto ognuno di loro ha una propria storia da raccontare, ripudiati dalla società, trovano il successo e la famiglia in questo circo organizzato dal produttore. 

Altri temi vengono affrontati come la voglia di strafare e l’ingordigia che a volte dominano l’animo umano fino a distrarlo completamente dalle vere persone o cose che sono veramente importanti nella vita.

La donna barbuta, l’uomo altissimo, il nano, l’uomo tatuato, una coppia di trapezisti di colore sono personaggi Emarginati e disprezzati dai più, che Hugh Jackman tratta invece con umanità e dignità.

Un film di speranza e natalizio che non possiamo far altro che vedere!