Sulle pagine del Daily Mail è stata pubblicata un’intervista a Eileen Berlin, ex nonché primissima manager di Tom Cruise. La Berlin, oggi 86 anni, ha seguito la carriera di Tom fin da quando era un attore sconosciuto di 18 anni che cercava disperatamente di raggiungere il successo. All’epoca era senza un soldo e, nonostante lavorasse come cameriere, non riusciva a permettersi l’affitto di un appartamento. Così Berlin e suo marito ospitarono Cruise a casa loro, approfittando del fatto che loro figlio era fuori città per frequentare il college e che dunque avevano una stanza libera.

La stretta frequentazione che ne è seguita ha consentito ad Eileen Berlin di conoscere ogni aspetto di Tom Cruise. Era un ragazzo “rispettoso e cortese”, ma era anche capace di improvvise esplosioni d’ira, come accaduto in occasione del suo diciannovesimo compleanno: Berlin gli regalò un album con tutti gli articoli che lo riguardavano pubblicati sui magazine per adolescenti, e Cruise glielo scagliò in faccia, colpendola sulla guancia e gridando “non mi interessa comparire sui magazine per adolescenti!”.

“Tommy aveva un pessimo temperamento. Ha covato molta rabbia verso il suo padre naturale. Aveva degli sbalzi d’umore e s’imbufaliva con uno schiocco delle dita. Era come se qualcosa stesse ribollendo in lui per poi esplodere. Immagino fosse dovuto alla sua insicurezza. Una volta gli presentai, per il suo diciannovesimo compleanno, un album con la raccolta delle sue foto e articoli promozionali fatti per i magazine teen. Si mise a urlare “Non voglio stare nei magazine per adolescenti”. Mi disse che si considerava un adulto, non un teen idol. Mi lanciò addosso l’album che mi colpì sulla guancia”

Secondo Eileen Berlin, Cruise era ossessionato dal proprio aspetto fisico, riteneva di essere troppo basso e, in occasione del suo primo servizio fotografico professionale, “passò un’intera giornata a provare le pose. Altri nostri clienti si sarebbero accontentati di un paio di scatti, ma Tom puntava alla perfezione”.

Con una conseguenza un po’ triste: “Non l’ho mai visto genuinamente felice, era sempre molto ambizioso, molto determinato a diventare una star. Questo ne ha fatto un perfezionista: è stato l’atteggiamento principale che aveva quando l’ho rappresentato e sono sicura che sia rimasto il medesimo anche oggi”.

Da qui anche la tendenza di Tom Cruise a essere un maniaco del controllo, riempiendo i propri contratti di richieste precise e talvolta assurde. Cosa accaduta fin dall’inizio della carriera, che l’ha visto affermarsi piuttosto rapidamente ed esplodere grazie soprattutto ai film ‘Risky Business’ (1983) e soprattutto ‘Tom Gun’ (1986, ultimo lungometraggio nel quale è stato rappresentato da Eileen Berlin.

Qui l’intera INTERVISTA A EILEEN BERLIN sul Daily Mail