Il numero 3198 di Topolino segue il numero della settimana precedente sia come bellezza che come importanza. Tornano la seconda parte di Topo Maltese, per l’ultimo episodio,  La Storia dell’Arte di Topolino che ci ha particolarmente stupito e il secondo step di Darkenblot.

Topo Maltese – Una ballata del topo salato, seconda parte (Enna/Cavazzano-Zemolin) è il piatto forte del numero che conclude il classico esperimento di “trasposizione disneyana”. Il lavoro è ben fatto, la storia avvincente e sopratutto si vede che gli autori hanno messo del loro per catapultare nel 2017 la storia di CORTO MALTESE. Negli speciali che seguono la parodia gli autori hanno affermato di aver scritto una delle più belle storie della loro intera carriera.

La storia dell’arte di Topolino – Zio Paperone e la factory di Andy Duckhol (Gagnor/Zanchi) ci avvicina come consueto al mondo dell’arte. Dopo il Dinamite Van Gogh della scorsa settimana, qui abbiamo un Paperoga co-protagonista di Andy Duckhol che tra i suoi consueti disastri e risate ci mostra un esponente dell’arte “pop”. Ottimi disegni, molto accesi che fanno rivivere la magia del grande artista ma sopratutto la storia con un grande Gagnor in forma nei dialoghi. Abbiamo molti omaggi  alla produzione artistica di Warhol.

Ritorna anche Darkenblot, con il film di Darkenblot 2.0. (Casty/Pastrovicchio): il seguito della storia della settimana precedente è un mix di azione e futurismo con un grande Topolino coadiuvato da Minnie in versione eroina contro Macchia Nera. La seconda versione è anche migliore della precedente e speriamo che il terzo, in programma la settimana prossima, soddisfi ancora tutte le nostre aspettative.

Anche questa settimana abbiamo anche due storie nuove di zecca: una di queste è Amelia e l’errore di specificazione (Zemelo/Asaro): una storia breve che vede il ritorno della strega cattiva intenta come al solito a rubare le ricchezze di Zio Paperone. Menzione speciale per Paperoga che qui combinerà i suoi soliti pasticci.

La seconda storia nuova  Zio Paperone e il campeggio formativo, di Rune Meikle e Flemming Andersen, che vede lo Zione e i nipotini in campeggio in puro stile Duck Tales alle prese con il mitologico Big Foot. Una storia ricca di significato, di rispetto verso il diverso e la natura che ci ha fatto ritornare alle vecchie avventure contenute nei Grandi Classici Disney.

Completano l’albo X-Mickey – Mestieri impossibili: l’animatore (Macchetto/Vian) che non lascia il segno a parte i buoni disegni di Vian, e Gambadilegno in: buone letture, di Giulio D’Antona a Federico Franzò