Il film in questione è tratto vagamente dal romanzo “Porno” di “Irvine Welsh“, ambientato nove anni dopo i racconti del primo libro: “Trainspotting“. Nella trasposizione sul grande schermo sono passati esattamente 21 anni dal lontano 1996 in cui i quattro protagonisti, devastati dall’eroina, giovani e spensierati, subivano il furto di 16000 sterline da parte di Mark Renton (Ewan Mc Gregor) ottenuti grazie allo spaccio di un grande quantitativo di droga.

TRAINSPOTTING 2 si pone inizialmente come una resa dei conti tra vecchi amici venti anni dopo.

 

“Trainspotting 2” arriva nelle sale con la regia di “Danny Boyle” e l’adattamento della sceneggiatura di “John Hodge. I due sanno perfettamente che non possono più riprodurre l’impatto devastante del primo film. Il mondo è molto cambiato da quelle atmosfere grigie scozzesi degli anni 90, i social impongono uno stile diverso di società e quindi usano l’unico mezzo a disposizione nella loro sceneggiatura ossia quello che li porta direttamente alla resa dei conti dei protagonisti e al loro cambiamento nel tempo. Renton, Sick Boy, Spud e Begbie hanno varcato i quarant’anni, non possono più ribellarsi a questa società, il loro fisico non regge più anche perchè i danni che hanno combinato in tenera età si fanno sentire tra droga, abusi e carcere. 

RENTON (Ewan McGregor), SPUD (Ewen Bremner), SICK BOY (Jonny Lee Miller) BEGBIE (Robert Carlyle)

Il tema dominante quindi è “IL TEMPO“. L’inizio del film è la descrizione dei fatti avvenuti in questi successivi 21 anni alla fuga di Mark in cui vediamo lo stesso tornare in Scozia dopo un matrimonio fallito e un attacco di cuore che ha minato la sua certezza di potersi fare una vita normale senza fare i conti con il passato. Nel suo primo incontro con  Sick Boy, che nel frattempo ha cambiato droga ma non lo stesso stile di vita “alla giornata”, nasce subito la prima rissa piena di rabbia, perché certi fatti il tempo non li cancella ma li mantiene in stand-by per poi farli esplodere nel momento decisivo. I due ex amici cercano di recuperare la vecchia reciprocità ma quando un piatto si rompe e si cerca di ricostruirlo non si può evitare le sue crepe, per questo vanno avanti con grande diffidenza nel loro assurdo progetto di aprirsi un locale porno in città

Ewan McGregor as Mark Renton and Jonny Lee Miller as Simon on railway tracks in TriStar PicturesÕ T2: TRAINSPOTTING

Spud sta toccando il fondo e ha istinti suicidi, mentre Begbie esce di prigione ed è ancora più pazzo del primo film in quanto assetato di vendetta. Il film è un continuo riferimento al primo capitolo assumendo come non mai il carattere di “sequel“. Per prima cosa la colonna sonora è quasi la stessa solo che alcuni canzoni molto importanti, che hanno fatto da colonna portante nel 1996, qui vengono riadattate in una chiave più lenta, quasi a sottolineare che una volta che hai superato una determinata età devi saper regolare il tuo stile di vita. Il monologo “scegli la vita” di Renton è aggiornato e suona più come un disperato tentativo di credere nella propria affermazione più che una effettiva realizzazione nella propria esistenza. Il tema del tradimento è vivo più che mai in una versione molto più intrigante e sensuale. Non manca nemmeno lo sguardo psicotico di Mark e un piccolo cameo di Kelly Mc Donald.

Ewan McGregor, Jonny Lee Miller, Ewen Bremner e Robert Carlyle riprendono i loro vecchi personaggi in maniera esemplare, non sembra che sia passato tutto questo tempo. Il film va visto assolutamente dopo una visione recente del primo episodio in quanto sono molti i collegamenti. Le tematiche essenziali della storia sono basate sullo scorrere del tempo, sugli errori di gioventù e le occasioni mancate. La nostalgia, il rancore, la volontà di rifarsi una vita nuova sono gli ingredienti della pellicola e forse l’unica via possibile per descrivere le storie dei protagonisti “invecchiati”e alla perenne ricerca di se stessi. Ora ci sono le famiglie alle quali rendere conto e le carte di identità dove c’è scritto:”Hai più di quaranta cinque anni, che cosa vuoi ora dalla vita? Scegli!”

Danny Boyle lega il sequel con molti flashback precedenti e con una colonna sonora che è un continuo rievocare le sensazioni del 1996. Vivere nel passato non si sa se sia la giusta strada, ma forse è tutto quello che qualsiasi spettatore verso la mezza età proverà, perchè certe occasioni non ritornano nella vita, tocca sempre sfruttarle, e sopratutto ciò che costruisci negli anni in cui le forze governano il tuo corpo ritornerà prepotentemente negli anni successivi in cui dovrai pagare il conto con la tua sufficienza o con la tua determinazione. Questo è TRAINSPOTTING 2, la descrizione dei personaggi 20 anni dopo.

In fondo troverete i video della conferenza stampa in cui il regista spiega i motivi che l’hanno portato alla realizzazione di questo nuovo capitolo