Il 21 dicembre del 2020 si è festeggiato il 30esmo anniversario dall’uscita americana di Kindergarten Cop (Un poliziotto alle elementari) e Yahoo Entertainment riuscì ad organizzare una reunion virtuale con parte del cast, nello specifico con sei attori che hanno interpretato i bambini della classe di John Kimble. Collegati via Zoom c’erano Christian Cousins (Dominic), Miko Hughes (Joseph), le gemelle Krystle e Tiffany Mataras (Tina e Rina), Brian Wagner (William) e Adam Wylie (Larry). Ognuno di loro si è presentato recitando la propria ‘frase di presentazione’, ovvero citando le battute – diventate iconiche – che i bambini dicevano nel film, da “I maschi hanno il pene, le femmine la vagina”, “Our mom says that our dad is a real sex machine”.

Christian Cousins (Dominic)

L’incarico specifico di John Kimble ad Astoria è quello di localizzare la moglie e il figlio del noto trafficante di droga Cullen Crisp (Richard Tyson CLICCA QUA PER SCOPRIRE COM’E’ DIVENTATO OGGI L’ATTORE). Quel bambino si rivela essere Dominic, interpretato da due gemelli identici (ve ne avevamo già parlato QUA), Christian e Joseph Cousins, alla loro prima esperienza in un film dopo un’intensa carriera televisiva, tra cui un ruolo regolare nello spin-off di Dallas Knots Landing. I fratelli Cousins ottennero il ruolo avendo la meglio sui ‘colleghi’ Adam Wiley e le gemelle Krystle e Tiffany Mataras, che avevano fatto il provino quando ancora non si era deciso se il protagonista sarebbe stato un maschietto o una femminuccia. “Non so se la decisione finale abbia avuto a che fare con la preferenza di Arnold o se per la dinamica con Penelope Ann Miller – che interpretava mia madre – abbia avuto più senso avere un figlio che una figlia”, ha spiegato Christian Cousins. 

Miko Hughes (Joseph)

Krystle e Tiffany Mataras – Tina e Rina (Photo: Universal/Yahoo Entertainment)

Nella prima mezz’ora di reunion gli attori hanno parlato e raccontato delle loro esperienze sul set, ma al minuto 35 circa arriva la grande sorpresa: Arnold Schwarzenegger si aggiunge alla videochat stupendo tutti i suoi vecchi ‘alunni’!  “E comunque volevo ancora ringraziarti, dopo 30 anni, per avermi salvato la vita in quella scuola” ha scherzato Christian Cousin dopo aver salutato con entusiasmo Arnold.

Tra le storie condivise nel video da Schwarzenegger e i ragazzi ce n’è una che riguarda la genesi della famosa battuta “Non è un tumore”. Da quanto appreso, è stato il regista Ivan Reitman a percepire che quella frase avrebbe potuto diventare celebre: 

“C’erano alcune battute che, a causa del mio accento, facevano tanto ridere i ragazzi” – racconta Schwarzenegger “Così io gridavo: “Non è un tumore, non è affatto un tumore” e i bambini ridevano invece di avere paura. Ivan mi ha detto: “Se i bambini ridono per il tuo modo di parlare, allora penso che riderà anche il pubblico. E questo è esattamente quello che è successo”.

Potete vedere l’intero video qua sotto: