I Guns N’ Roses hanno fatto causa ad uno store online che vende armi, per appropriazione impropria del nome.

Il negozio si chiama infatti Texas Guns And Roses e, come si può facilmente intendere ad una prima occhiata su texasgunsandroses.com, il sito vende sì guns, quindi pistole, ma non roses: nessuna traccia di fiori o articoli da giardinaggio. Da qui la rabbia della band che, più di ogni altra cosa, non vuole che il proprio brand venga associato alla vendita di armi. A riportare la diatriba è stato il notiziario di Los Angeles KFI, il quale riferisce che la band ha citato in giudizio l’azienda per “danni non specificati”. Il negozio di armi, secondo Axl e soci e secondo i loro avvocati, starebbe “tentando di convincere i consumatori che il sito web sia associato” ai Guns (la band). L’accusa sostiene che la società Jersey Village Florist del Texas, che sarebbe proprietaria dello store, starebbe facendo affari senza “l’approvazione, la licenza o il consenso” del gruppo.

Il nome del negozio “farebbe credere di vendere rose e altri fiori come espediente per cercare di giustificare” il marchio di fabbrica dei G N’R, sostengono sempre gli accusatori. Dal canto loro, i rappresentanti legati della Jersey Village Florist sostengono che non ci sia mai stata confusione tra la band e il sito web e che i Guns N ‘Roses non hanno prove di questa presunta associazione. I Guns N ‘Roses sarebbero venuti a conoscenza del negozio nell’ottobre del 2019. A quel punto, hanno inviato una lettera di cessazione e desistenza chiedendo all’azienda di cambiare nome. Tuttavia, Texas Guns and Roses non ha mai risposto alla richiesta. Il team legale dei Guns afferma che la natura di questa particolare attività è dannosa per la band e che i ragazzi “non vogliono essere associati all’imputato, un rivenditore di armi da fuoco”.