Vacanze di Natale 83 è forse il cult natalizio per eccellenza per quanto riguarda il settore della commedia.

Il film è uscito sull’onda del successo di Sapore di mare (1983), di cui ritroviamo alcuni interpreti e del quale si può considerare in un certo qual modo la versione natalizia (anche se, a differenza del suo predecessore estivo, è ambientato in epoca contemporanea e non negli anni sessanta). Con il tempo è diventato l’antesignano di un fortunato filone cinematografico, definito dalla stampa specializzata moderna cinepanettone.

Nel 2010 è stata proiettata una retrospettiva del film alla 67ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Per l’occasione ha presenziato buona parte del cast.

Molti sono gli aneddoti sul film, uno di questi è stato raccontato da Jerry Calà nel suo libro “Una Vita Da Libidine”.

Diventammo i coccoli di Cortina, coinvolgemmo tutta la città in particine e comparsate. La sera i cortinesi ci chiamavano sempre per qualche uscita, eravamo tutti giovani e tutti birichini. Unica eccezione il povero Christian, seguito a vista dalla moglie Silvia che non lo mollava un attimo. Eravamo la croce dei direttori di produzione, che al mattino non sapevano dove venirci a prendere.
Io e Claudio Amendola eravamo i più matti. Una sera andammo alla Baita Fraina: a un certo punto dopo la cena qualcuno tirò fuori la grolla dell’amicizia, che conteneva una mistura da paura, al cui confronto un superalcolico è una gazzosa. Ci abbiamo dato dentro. Io devo essere svenuto. Risultato: nessuno si accorse di me steso a terra e andarono via tutti, chiudendomi dentro la baita.
Al mattino dopo il panico. È scomparso Calà! Aurelio De Laurentiis, incazzato nero, venne a prendermi in baita, trascinandomi sul set per le orecchie, ancora mezzo ubriaco.