Vittorio Sgarbi ha ricevuto un mega Tapiro d’oro per la lite con Giampiero Mughini avvenuta qualche giorno fa al Maurizio Costanzo Show. Raggiunto da Valerio Staffelli a Boretto, vicino Reggio Emilia, nel giorno del suo 70esimo compleanno, il critico d’arte ha commentato così il dono ricevuto:

“Potrebbe essere un Tapiro che mi viene dato per quello che ho fatto, ma in realtà io ho subito. Quindi possiamo condividerlo con Mughini”.

In occasione del suo 70esimo compleanno, quindi, non poteva esserci premio migliore per celebrare la nota irruenza di Sgarbi che, in realtà, ne ha fatte diverse e in merito all’ultima lite ha aggiunto:

“Ho pensato di atterrare Mughini con un pugno, ma avrei fatto una figuraccia. Allora sono stato fermo”

In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, Vittorio Sgarbi ha ammesso di essersi pentito dell’accaduto, definendosi una persona mite, per niente aggressiva:

“Sono mite, tutto si spiega con la formula che mia madre definiva dei cinque minuti: la giornata è fatta di 24 ore; per 23 ore e 55 sei normale, ma sugli altri cinque minuti si costruisce la tua leggenda. Io sono accogliente, sono per gli imbucati, sono per i profughi, sono come Pier Paolo Pasolini per cercare di convertire chi mi odia, ma se qualcuno supera il confine divento quell’altro Sgarbi. È un incidente imprevisto che lo scatena”.

Il critico d’arte ha poi parlato, interrogato dalla testata, dei suoi 70 anni e di come stia affrontando questo traguardo:

“Con una grande malinconia, con l’idea di aver vissuto più del tempo che vivrò e che quello che ho vissuto è stato così intenso da impedirmi qualsiasi lamento e condizione di infelicità”