Alberto Zaccheroni, ex allenatore di Udinese, Milan, Juventus, Lazio e Inter, è stato intervistato dal Corriere dopo il suo incidente domestico di qualche mese fa. Ecco un estratto:

«Mi ha trovato mia moglie Fulvia accasciato a terra, in fondo alle scale. Dice che ero in un lago di sangue, con la testa aperta e un occhio fuori dall’orbita. Sono vivo per miracolo, ma del mese in terapia intensiva non ricordo nulla»

L’indomani fu operato?

«Si era necessario l’intervento per ridurre l’emorragia. Ho una grossa cicatrice sulla testa a ricordarmelo. Mi avevano intubato, avevo il sondino».

Qual è la prima immagine di cui ha memoria quando la svegliano dal coma?

«Nella stanza c’era solo il personale medico, non era stato ammesso nessun familiare. Mi siedo e mi guardo le gambe: dopo un mese steso a letto, sembravano quelle di un anziano. ‘Dove sono finiti i miei muscoli?’ ho chiesto incredulo».

Come sta adesso?

«Ho perso due diottrie dall’occhio, il male minore considerando il danno iniziale. Sono senza patente perché prima di riottenerla dovrò sostenere dei test e ho qualche deficit di memoria a breve».

FONTE CORRIERE