Oggi, esattamente 18 anni fa, uno dei più chiari scandali sportivi mai condannati dalla giustizia: Byron Moreno e il suo arbitraggio in Italia-Corea del Sud del Mondiale 2002. Ripercorriamo quella giornata e la straordinaria vita di un personaggio che poi si rivelò per la sua reale natura…

Era un pieno pomeriggio di giugno, quando si consumò uno dei più grossi scandali sportivi di tutti tempi: Corea del Sud-Italia 2-1 dts. O più semplicemente, la partita di Byron Moreno. Lo “ricelebriamo” oggi, a 18 anni esatti di distanza, in tutta la sua sciagura.

La sciagura di una partita dove l’Italia dopo 6 minuti capì quale sarebbe stato più o meno l’andazzo, con un rigore contro concesso su cui Buffon disse di no. Poi il gol di Vieri ma la beffa di un pareggio nei minuti finali. Da lì in poi, dopo una partita dai gialli quantomeno fantasiosi, il capolavoro di Moreno nei supplementari: con un gol regolarissimo annullato a Damiamo Tommasi e l’espulsione di Francesco Totti per simulazione. L’Italia subì poi il 2-1 di Ahn al 117’ che fu la beffa finale di una partita – e una nazionale – che il match successivo con la Spagna e i più recenti scandali FIFA legati a Blatter, alimentarono i dubbi anche dei più garantisti riguardo allo straordinario cammino degli eroi di casa.