Il film

7 chili in 7 giorni è uno dei nostri cult preferiti che vede come protagonisti Carlo Verdone e Renato Pozzetto. Diventato un gioiellino tra la filmografia dei due attori, il film uscì nel 1986 sotto la regia di Luca Verdone, fratello minore di Carlo.

Trama

Laureati in medicina con il minimo dei voti, due amici (Verdone e Pozzetto) si improvvisano dietologi e aprono una casa di cura per obesi, riadattando un magnifico casale circondato da boschi, appartenente alla moglie di Verdone, Samantha (Silvia Annichiarico). Richiamati dal battage pubblicitario, affluiscono alla casa di cura una quindicina di persone sovrappeso (di ambo i sessi), ai quali i due garantiscono un dimagrimento sicuro. Il tempo passa tra allenamenti sfibranti, ginnastica e soprattutto continui digiuni, che condurranno i malcapitati pazienti, stremati dalla fame, a compiere anche un’irruzione nella cucina della clinica.

Il ricordo di Verdone

In una video intervista realizzata un po’ di anni fa, Carlo Verdone ha parlato a tutto tondo sulla realizzazione del film. Vi riportiamo qui allora gli spunti più interessanti:

In quel periodo pullulavano tutte cliniche che ti facevano perdere tanti chili in pochi giorni, andava di moda. Per questo facemmo il film sfruttando la cosa. Si pensò di fare un film corale, con Pozzetto come attore del nord, me come centro, ed un altro come attore del sud che doveva interpretare il professore, e che quindi quel personaggio avrebbe avuto un ruolo più grande. Ma questo attore non si trovò. Alla fine bastammo ed avanzammo io e Pozzetto ma con un bel contorno di attori caratteristi. La mattina sembrava il passaggio degli elefanti quando andavano tutti al trucco, si muoveva tutto. Pozzetto prese questo film come un divertimento, e all’ora di pranzo sul suo camper non faceva altro che cucinare per tutti. Dopo la pausa ci addormentavamo tutti, andavamo lenti con le riprese. Con Renato mi sono dovuto adattare io, tra i due quello surreale è lui. Ci siamo molto divertiti. Nella scena della finta cena ad esempio Pozzetto inventò delle cose al momento così esilaranti che mi fecero tanto ridere. Si vede anche nel film che non faccio altro che mordermi il labbro per tenermi.