Si è spento quest’oggi a 82 anni un grande nome del cinema, Burt Reynolds. Come confermato dal suo portavoce, l’attore è stato stroncato da un infarto, mentre si trovava in un ospedale della Florida dove era stato trasportato dopo avere avuto un arresto cardiaco. Reynolds soffriva da anni di problemi di cuore e nel 2010 fu anche sottoposto ad intervento chirurgico.

Gli esordi in tv e il debutto al cinema – Reynolds debutta in televisione, interpretando tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni sessanta diverse serie, per poi divenire popolare nel 1966 con Hawk l’indiano (Hawk). Per il cinema partecipa allo spaghetti western Navajo Joe di Sergio Corbucci, da lui stesso definito tuttavia il film più brutto a cui abbia mai preso parte.

Il sucesso con “Un tranquillo weekend di paura” – Il grande successo arriva nel 1972 con “Un tranquillo weekend di paura” (Deliverance), nel quale interpreta un personaggio di nome Lewis Medlock. Ben presto divenne un sex symbol, anche per i suoi baffi. Sempre nel 1972, andando contro i tabù, posò nudo per la rivista Cosmopolitan. In seguito si pentì della decisione e secondo quanto scrive Cnn, lo status di sex symbol distrasse l’attenzione da “Deliverance” impedendo che il film vincesse l’Oscar.

Woody Allen lo dirige in Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (Ma non avete mai osato chiedere). Nel 1974 veste i panni di un giocatore di football in Quella sporca ultima meta di Robert Aldrich.

Il successo di “Boogie Nights – L’altra Hollywood” e le (tante) occasioni mancate – La candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista venne tuttavia nel 1997 con “Boogie Nights – L’altra Hollywood” .

Verso la fine degli anni Ottanta, però, la carriera di Reynolds fu tutta in discesa. “Anche per i miei errori, ho rifiutato troppi ruoli, ero troppo arrogante e troppo stupido”, ha riconosciuto.

Tra i tanti rifiuti c’è il provino per James Bond (“Ma un americano non potrà mai essere una spia inglese!”), il ruolo di Han Solo nella serie Star Wars, quello di Bruce Willis in Die HardPretty Woman poi affidato a Richard Gere. Si era molto pentito di non aver partecipato a Qualcuno volò sul nido del cuculo e Voglia di tenerezza: “In entrambi c’è Jack Nicholson e sono contento, è il più grande della mia generazione, ma sono stato davvero un idiota”.

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Reynolds era anche stato preso in considerazione nel 1968 per interpretare l’horror “Rosemary’s Baby” e nel 1983 per il ruolo di Garreth in “Voglia di tenerezza”, andato poi a Jack Nicholson. Anche in questi casi si pentì. “Accettavo le parti più divertenti – disse in un’intervista – non quelle più impegnative”.

Nel 2002 è guest-star in un episodio della serie televisiva X-Files. Dal 1976 al 2000 ha collezionato anche 5 esperienze di regia senza ottenere grande successo.

Vita privata – Reynolds si è sposato due volte: la prima con l’attrice Judy Carne dal 1963 al 1965, la seconda con Loni Anderson dal 1988 al 1995. Con quest’ultima ha adottato nel 1988 un figlio, Quinton.

Ha inoltre avuto una breve relazione con l’attrice Inger Stevens, durata fino alla morte di lei, avvenuta nel 1970, per suicidio. È stato legato per molti anni all’attrice Sally Field e alla cantante Dinah Shore. Negli anni settanta le cronache rosa parlarono di un suo flirt con la tennista Chris Evert. Dal 1998 è stato fidanzato con la cameriera Pam Seals.