Ospite di “Bella Ma”, trasmissione di Rai Due condotta da Pierluigi Diaco, Alex Britti si è raccontato a tutto tondo e ha ricordato le emozioni vissute quando suonò con Ray Charles:

“Le persone speciali come lui spesso sono le più semplici. A parte l’emozione iniziale, lui si dimostrò molto disponibile. Dapprima abbiamo fatto le prove, poi ci siamo bevuti ‘una cosa’ insieme in camerino e ci siamo fumati una sigaretta. Lui chiacchierava normalmente di musica, non stava su un piedistallo. La barriera emozionale è subito crollata e oggi conservo il ricordo di una bella persona nel privato e di un gigante, di un musicista incredibile sul palco”

Il cantante, infatti, ha anche ribadito come negli anni sia cambiata la sua emotività e di come abbia sempre rifuggito la polarità:

“Andando avanti con gli anni si imparano a gestire gli stati d’animo, credo sia un concetto implicito con il crescere e il maturare. Personalmente ho scelto di seguire una strada abbastanza tranquilla e serena. Mi sono sempre sentito una persona normale, anche negli anni in cui cavalcavo le classifiche e conducevo una vita più ‘mainstream’. Sono sempre fuggito dal personaggio, mi sono sempre considerato un musicista. Soprattutto negli anni più caldi vivevo all’estero, stavo spesso lontano dal nostro Paese, laddove non mi conosceva nessuno, conducendo una vita regolare: andavo a correre la mattina, prendevo un caffè con gli amici…”.

Alex Britti ha quindi rivelato di iniziare a suonare la chitarra “per colpa” di Edoardo Bennato:

“Lui nei primi anni Duemila era in concerto a Roma e mi chiamò per suonare insieme. Abbiamo così cominciato a frequentarci e sentirci più assiduamente, fino a quando nel 2006 abbiamo deciso di fare un singolo e un tour assieme, con concerti in tutta Italia e all’estero”.