Il film

E’ il terzo capitolo della serie diretto da David Fincher con Sigourney Weaver: saga iniziata nel 1979 con Alien e proseguita con Aliens – Scontro finale (1986). Il film ha avuto un seguito: Alien – La clonazione.

La trama

La nave spaziale USS Sulaco si schianta su Fiorina 161, un pianeta lontano anni luce dalla Terra, dove c’è una colonia penale di massima sicurezza. Il tenente Ripley è l’unica sopravvissuta all’atterraggio di fortuna. Ripley teme che a bordo del suo velivolo sia nascosto un alieno. I suoi sospetti diventano realtà quando si cominciano a trovare i corpi degli ex galeotti mutilati. Senza l’aiuto di armi o moderne tecnologie Ripley deve guidare quegli uomini nella battaglia contro la mostruosa creatura. Ellen Ripley scoprirà che c’è un terribile legame che la lega all’alieno. Dovrà confrontarsi con la sua coscienza e forse valutare di uccidere anche se stessa.

L’idea poi abbandonata

Il film di David Fincher Alien 3 ha avuto un percorso molto turbolento prima di approdare sul grande schermo, con molte riscritture della sceneggiatura, fino ad arrivare al film che tutti noi conosciamo. Una di queste versioni della sceneggiatura prevedeva la presenza di enormi Xenomorfi dalle fattezze di un kaiju tipo Godzilla.

Infatti secondo Cinescape (via ScreenRant) uno dei primi concetti che Giler e Hill considerarono riguardava uno sciame di Xenomorfi che invadeva la Terra, dove si fondevano insieme per creare un mostro gigante e dai molti talenti che distruggeva New York.

Il concetto ricorda i film giapponesi con i kaiju, in particolare Godzilla. Kaiju, che in giapponese significa “strana bestia”, è un genere cinematografico con protagonisti dei mostri giganti che, tipicamente, attaccano delle città. I produttori di Alien alla fine hanno abbandonato questa idea a favore di una rappresentazione dello Xenomorfo più tradizionale.