Dammi tre parole, sole cuore amore..

Un ritornello indimenticabile quello cantato da Valeria Rossi nell’ormai lontano 2001. Sono passati esattamente vent’anni da quella canzone che l’ha resa celebre in tutta Italia, cambiando la sua vita e proiettandola in una realtà completamente nuova per lei. Vinse il Festivalbar e il pezzo fu quello più venduto dell’anno con oltre centomila copie.

“Ero un’autrice non una performer, non avevo alcuna esperienza dei meccanismi di show business, era tutto nuovo per me” racconta in una recente intervista a La Repubblica – “Capii abbastanza presto che tutto stava prendendo dimensioni anomale e capii che se non stavo attenta avrei perso completamente il controllo su me stessa e sulla mia vita. Tutto durò due anni, piuttosto rocamboleschi dal punto di vista professionale”. 

Sul successo del brano, spiega: “Nella canzone c’è un mix di elementi, un elenco di immagini che è simile al linguaggio dell’anima, per cui ha bypassato la mente razionale ed è andata diretta nella sfera delle emozioni. In realtà è un testo taoista: io ho fatto la stessa scuola che ha fatto Battiato, che ha abbinato l’ascesi alla materia. Nel testo di Tre parole in realtà c’è tutto”

In seguito ha pubblicato due album, Ricordatevi dei fiori (2001) e Osservi l’aria (2004) e diversi altri singoli, che però non sono riusciti a bissare il successo della canzone d’esordio. Oggi Valeria, 52 anni, ha cambiato del tutto vita: ha un impiego fisso nel comune di Monza:

“Ho ripreso i libri della prima laurea, in diritto, ho fatto un concorso e sono stata assunta come ufficiale dello stato civile, redigo gli atti che afferiscono ai mutamenti di status delle persone. Ogni giorno ho a che fare con le vite delle persone, avevo voglia di andare nella pratica, nel concreto. E ora sto facendo una formazione specifica, in counseling a mediazione corporea.”

 

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