Un nuovo capitolo della battaglia legale da 50 milioni di dollari che vede Johnny Depp contro l’ex moglie Amber Heard è pronto ad aprirsi. I fatti riguarderebbero la denuncia di violenza domestica che risale al 2016: la sera del 21 maggio 2016, gli agenti Melissa Saenz e Tyler Hadden, che furono chiamati nella lussuosa dimora di Johhny Depp e Amber Heard, testimoniarono di non aver trovato ferite sul volto di Amber Heard, e che l’appartamento era in buone condizioni.

Gli avvocati dell’attrice ora chiedono che venga raccolto e verificato tutto il materiale relativo a quell’episodio per mettere in chiaro una volta per tutte che cosa avvenne quella sera. Il mandato di comparizione recentemente emesso, infatti, chiede che: “tutti i documenti e le comunicazioni di qualsiasi natura che rispettino qualsiasi indagine sul fatto che gli agenti Saenz e Hadden abbiano seguito la politica, le procedure e/o i protocolli della polizia di Los Angeles, nel rispondere alla chiamata all’Eastern Columbia Building il 21 maggio 2016 nel rispetto della signora Heard.” La speranza, dunque, è quella di screditare i testimoni, portando così ad un ribaltamento delle accuse. Il mandato di comparizione, infatti, è volto alla ricerca anche di una condotta  disonesta e corrotta dei due agenti.

Intanto Deep ha dichiarato recentemente, in attesa di trovarsi a processo nel 2022 con la sua ex, accusata di diffamazione, ha dichiarato sulla questione:

“È così fuori controllo ora che posso prometterti che nessuno è al sicuro. Nessuno di voi. Nessuno fuori da quella porta. Nessuno è al sicuro. Basta una frase e non c’è più terreno, il tappeto è stato tirato. Non è successo solo a me, è successo a molte persone. Questo tipo di cose è successo alle donne, agli uomini. I bambini hanno sofferto di spiacevoli di vario genere.”