Amedeo Minghi è stato intervistato dal Corriere Adriatico dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla carriera e commentato Sanremo:

A proposito di passato e oggi, come vede la musica?

«Musicalmente c’è una povertà micidiale, un deserto dove cantano tutti in modo incomprensibile. I giovani cantano di amori devastanti, ma quando mai li hanno vissuti? Io in questo album racconto anche di un amore non consumato, quando avevo 16 anni, che poi non ho visto più perché è andata via. Erano altri tempi».

È iniziato Sanremo: cosa pensa dell’autotune sul palco del festival?

«È il male, una cosa bruttissima, Sanremo aveva un ruolo, era deputato agli inediti, l’autotune è pure offensivo per chi fa questo mestiere, non dovrebbe essere consentito. Tanto più che lo hanno pure ufficializzato e lo usa anche chi è stonato».

fonte CORRIERE ADRIATICO