Nel 2017 Kenneth Branagh ha riportato sul grande schermo il celebre romanzo di Agatha Christie Assassinio sull’Orient Express, ma prima di lui, come ricorderanno bene gli affezionati a questa pagina, ci aveva pensato nel 1974 Sidney Lumet. La pellicola degli anni settanta è diventata un cult del genere giallo-thriller, soprattutto per la presenza di un eccezionale cast di icone del cinema (in totale si sommano 58 nomination agli Oscar e 14 vittorie, esclusi 2 Oscar onorari).

Il cast

Nei panni del mitico investigatore Hercule Poirot troviamo Albert Finney, mentre ad impersonare i vari passeggeri del treno sul quale si svolgerà l’efferato omicidio troviamo Sean Connery, Jacqueline Bisset, Lauren Bacall, Anthony Perkins, Ingrid Bergman, Richard Widmark, Jean-Pierre Cassel, Martin Balsam, John Gielgud, Wendy Hiller, Vanessa Redgrave, Rachel Roberts, Michael York, Colin Blakely e Vernon Dobtcheff.

Pensate che durante i viaggi promozionali per il film, molte delle star hanno ammesso, indipendentemente l’una dall’altra, che la loro principale ragione per apparire in questo film era la possibilità di incontrare e lavorare con gli altri membri del cast. Nel suo libro di memorie, Lauren Bacall ha ricordato che l’attrattiva per la maggior parte del cast era la possibilità di recitare sullo schermo con “Albie” Finney. Proprio riguardo lui c’è un curioso aneddoto scovato tra le informazioni di IMDB.

Albert Finney veniva truccato ancora dormiente

All’epoca delle riprese del film, Albert Finney stava recitando in contemporanea anche in uno spettacolo teatrale. Dato che per farlo diventare Poirot erano necessarie numerose ore di trucco ogni giorno, l’attore aveva a disposizione pochissimo tempo per riposare. Per questo motivo si sviluppò una routine quotidiana molto stravagante: un’ambulanza arrivava a prendere l’attore addormentato a casa sua, in pigiama, e lo caricava a bordo cercando di non svegliarlo. Durante la mezz’ora di viaggio verso lo studio, i truccatori iniziavano a lavorargli il viso, mentre il resto del lavoro, più dettagliato, veniva completato in studio su un Finney ancora addormentato.

Ingrid Bergman vinse l’Oscar ma si scusò con Valentina Cortese

Ingrid Bergman venne premiata con l’Oscar alla miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione di Greta Ohlsson. I votanti ammirarono soprattutto la sua bravura nella lunghissima scena, senza alcuno stacco, dell’interrogatorio condotto da Poirot, ma a questo proposito lei dichiarò più volte che ne Il peccato di Lady Considine aveva avuto un piano sequenza molto più lungo.

Nel discorso di accettazione agli Academy Awards, la Bergman addirittura si scusò con l’attrice italiana Valentina Cortese, nominata per la stessa categoria per l’interpretazione in Effetto notte (1973) di François Truffau, dichiarando pubblicamente che avrebbe meritato di più il premio.

Qui il video della sua premiazione: