Beethoven è una commedia del 1992 diretto da Brian Levant. Il protagonista è Beethoven, un cane di San Bernardo chiamato come il celebre compositore e pianista tedesco Ludwig van Beethoven. Il protagonista Chris è un cane di due anni addestrato da Karl Miller, uno dei più noti istruttori di animali americani. Il film ha incassato 57,1 milioni di dollari negli Stati Uniti e 90,1 milioni di dollari nel resto del mondo; complessivamente ha incassato 147.214.049 dollari.

TRAMA

Un cucciolo di cane San Bernardo viene rubato da due ladri e portato via dal negozio di animali insieme a tutti gli altri cuccioli presenti; durante il trasporto riesce però a fuggire, nascondendosi in un cassonetto. La mattina seguente, il cucciolo si introduce in casa Newton, una famiglia composta da madre, padre e tre figli (Ryce, Ted ed Emily). I quattro accolgono il cane con sorpresa e felicità ma non è altrettanto felice il padre, poiché pensa solo al suo lavoro aziendale complicato dal nuovo impegno dato dal cane, ma la famiglia finisce per adottarlo chiamandolo Beethoven, dall’omonimo musicista che amano ascoltare. In due anni, Beethoven cresce e diventa un enorme San Bernardo. Nonostante sia grande, grosso, invadente e puzzolente, tutti e cinque (padre compreso) si lasciano trasportare dalla sua simpatia e si affezionano al cagnone, che risolve un problema di lavoro di George, un problema di coppia di Ryce ed i problemi di Ted con alcuni bulli di scuola, oltre a salvare Emily dall’annegamento in una piscina.

NICHOLLE TOM: “CHRIS ERA ADORABILE MA NON POTEVI ACCAREZZARLO”

In una recente intervista, Nicholle Tom, che interpretava Ryce Newton ha ricordato le riprese per i 30 anni del film. Ecco le sue parole:

“Il nome del cane era Chris ma per noi era tutti Beethoven. Mi ricordo che era adorabile e molto vivace, durante le riprese era anche un divo, aveva la sua roulotte con l’aria condizionata ma durante tra un ciak e l’altro era meglio che non lo accarezzavi…”

L’attrice ha speso delle parole anche per Charles Grodin che interpretava George Newton:

“Lavorare con Charles è stato fantastico, ricordo che mi disse che era difficile lavorare con i bambini e gli animali ma poi a vederlo recitare con il cane capii che era una scherzo. Con la sua presenza dava molta sicurezza a tutti noi”