Intervistato questa mattina dal programma di Rai Uno, “Uno Mattina Estate”, Bobby Solo racconta a Serena Autieri come nacque il suo amore per la musica:

“Il mio nome è come un marchio di una bibita. Come nacque la passione per la musica? Avevo 14 anni e c’era una ragazzina americana figlia di un giornalista, lei mi parlava di Elvis Presley, non sapevo chi fosse, allora mia sorella che aveva 15 anni più di me e aveva sposato in America un dottore mi ha mandato tre dischi di Elvis e di lì ho cominciato ad innamorarmi della musica. Ho sentito Love me tender è mi ha folgorato”.

E pensare che a inizio carriera gli dissero che non avrebbe potuto cantare:

“Dissero che avevo il basso di Frankenstein e il falsetto di un eunuco, ma sono passati 60 anni e non mi sono neanche accorto, sembra che son passati 60 giorni. Sono amato da tutti? Spero di meritarmelo”.

Ed infine racconta come si tiene in forma:

“Io mi aiuto con il ginseng in fialette, che ha tremila anni di storia, e poi pratico esercizi che sembrano stretching, esercizi cinesi che sono vecchissimi e che significano manipolazione dell’energia. Poi pratico da 20 anni un esercizio che sono i 5 riti tibetani che permettono di muovere il chakra, delle sfere in varie parti del corpo. Sono sfere che corrispondono a varie ghiandole del corpo fra cui la tiroide e l’ipofisi. E poi faccio anche dei pesetti un po’ leggeri, bisogna volere bere a se stessi per voler bene agli altri”.