Bohemian Rhapsody è un singolo del gruppo musicale britannico Queen, pubblicato il 31 ottobre 1975 come primo estratto dal quarto album in studio A Night at the Opera.

 

Ottenne subito un enorme successo, rimanendo al vertice della Official Singles Chart per nove settimane e arrivando a vendere più di un milione di copie nel gennaio del 1976. Raggiunse nuovamente la prima posizione verso la fine del 1991 (dopo la morte del frontman Freddie Mercury), quando fu ripubblicato come doppio singolo insieme a These Are the Days of Our Lives, restandovi stavolta per cinque settimane. Grazie a questi ottimi risultati, sino al 2005 è risultato essere il terzo singolo più venduto di sempre nel Regno Unito. Al 2017, se si considerano anche le riproduzioni in streaming, è il quarto singolo più venduto di sempre nel Regno Unito, mentre rimane comunque il terzo a livello di copie fisiche vendute con oltre due milioni e mezzo di vendite certificate. Nel 2018, sulla scia del successo del film omonimo è diventata la canzone incisa nel XX secolo più ascoltata di sempre in streaming raggiungendo 1,6 miliardi di riproduzioni.

 

L’uscita del singolo fu accompagnata da un video musicale ancora oggi ritenuto tra i più famosi e importanti tra quelli realizzati nel suo genere. Questo fu tra i primi video ad essere messo in onda nei circuiti televisivi, e contribuì a creare un nuovo linguaggio visivo nel mondo della musica. Nel 2004, inoltre, la rivista statunitense Rolling Stone ha collocato il brano al 166º posto della sua lista dei 500 migliori brani musicali.

E dire che la canzone non era nata sotto una buona stella. L’etichetta discografica rimase stupita quando la band impose che il singolo per lanciare A Night At The Opera (uno dei dischi più costosi del periodo) durasse sei minuti: nessuno l’avrebbe trasmesso in radio. Freddie non era d’accordo. Fece arrivare, in segretezza, Bohemian Rhapsody all’amico dj Kenny Everett e lo convinse a passarlo quasi ininterrottamente sulla popolare Capital FM per 48 ore. L’esperimento riuscì. La mini rock opera conquistò gli ascoltatori. Bohemian Rhapsody fu il primo singolo dei Queen ad entrare nella classifica USA e restò al primo posto della classifica del Regno Unito per nove settimane (record). Nel 1992 ebbe di nuovo uno slancio grazie alla colonna sonora del film Fusi di testa e rientrò in classifica, così come accadde dopo la morte di Freddie Mercury (1946-1991). Nel 2000 è stato eletto «canzone del secolo» nel Regno Unito, dove è il terzo singolo più venduto di sempre e il secondo più trasmesso nella storia della radiofonia britannica.

La lavorazione di Bohemian Rhapsody fu molto difficile. Sei settimane, all’epoca un’eternità, per inciderla. Si dice  che i sei (!) studi di registrazione abbiano finito i nastri a disposizione. Solo per le voci, furono utilizzati 180 nastri e realizzate 70 ore di parti d’opera. Freddie vagava per lo studio cercando di rimettere assieme il testo scritto su foglietti strappati da un elenco del telefono… Il pianoforte suonato da Mercury fu lo stesso che John Lennon utilizzò per incidere Hey Jude. Resta poi il mistero di cosa significhi la canzone, la confessione di un omicidio (metaforico, ma qualcuno non è d’accordo) che finisce con il liberare il killer dalla menzogna.

Queste le parole di Brian May

«Freddie era una persona molto complessa. Irriverente e divertente in superficie, ma con un’anima che arrivava a strane profondità. Della sua infanzia non ha mai parlato molto, ma c’è molto di se stesso e delle sue origini in quella canzone. Non credo sapremo mai quale sia il significato di Bohemian Rhapsody, ma anche se lo sapessi non lo direi». Secondo la biografa Lesley-Ann Jones, Bohemian Rhapsody è l’outing del cantante. All’epoca il leader dei Queen era legato alla compagna Mary Austin, ma era già consapevole di essere omosessuale. La verità? Non la sapremo mai.

FONTE IL GIORNALE