Nasce il 16 febbraio 1979 a Urbino – ma cresciuto in provincia di Pesaro – il campione italiano di motociclismo Valentino Rossi.

Valentino ha portato in alto la bandiera italiana di questa disciplina, risultando tra i piloti più titolati del motociclismo: ha vinto nove titoli mondiali (cinque dei quali vinti consecutivamente tra il 2001 e il 2005) ed è l’unico pilota nella storia del Motomondiale ad aver vinto il Mondiale in quattro classi differenti: 125 (conquistato nel 1997), 250 (nel 1999), 500 (nel 2001) e sei vittorie nella MotoGP.

Figlio dell’ex pilota degli anni Settanta Graziano Rossi, il piccolo Valentino ha iniziato a seguire le gare del campionato del mondo ancora prima di camminare e di stare in equilibrio su due ruote. Le sue prime esperienze agonistiche sono però a quattro ruote: il 25 aprile 1990 il giovanissimo Rossi vince la sua prima gara di go-kart. Visti i costi troppo elevati per le quattro ruote, decide di passare alle minimoto, dimostrando sempre più talento e passione. 

Nel ’97 arriva il primo titolo mondiale in classe 125 e il suo nome comincia a diffondersi un po’ ovunque sul piano mediatico, oltre che per la bravura, anche per la personalità estrosa, capace di conquistare il pubblico, soprattutto con i suoi divertenti modi di festeggiare ogni successo. Travestimenti, prese in giro, scherzi che entrano nel mondo delle corse. In tutti i circuiti gli appassionati aspettano l’ennesima “trovata” del pilota di Tavullia, che a seconda delle circostanze, si trasforma in Robin Hood, Superman, o Gladiatore.

Nel 2002 passa al circuito della MotoGP con la sua Honda, vincendo tre titoli di fila. Nel 2004 Rossi accetta una nuova scommessa e decide di passare dalla Honda e alla Yamaha. Cambia la moto ma non la musica: tra scontri con Biaggi e Gibernau, il numero 46 conquisterà altri due titoli consecutivi, entrando nella storia.

Nel 2005 Il “dottor Rossi” diventa veramente dottore, quando gli si conferisce la laurea ad honorem in ‘Comunicazione e pubblicità per le organizzazioni’, dalla facoltà di Sociologia dell’Università di Urbino “Carlo Bo”.

Nel 2006 arriva il rinnovo con Yamaha, ma questa volta Nicky Hayden gli soffia il mondiale nell’ultima gara. Negativo anche il 2007 dove arriva terzo, dietro al nuovo campione del mondo della Ducati, Stoner, e a Pedrosa.

Nel 2008, sempre in sella alla Yamaha, arriva l’ottavo titolo, ottenuto al termine di una stagione iniziata non benissimo, ma conclusa nel migliore dei modi.

Piccola curiosità sul nostro campione: dal 1996 al 2010 Valentino Rossi non ha mai saltato una gara. Nel 2010 un brutto incidente gli procura frattura di tibia e perone, ma Valentino riesce comunque a chiudere la stagione al terzo posto.

Nel 2011 avviene il trasferimento in Ducati per la gioia di tanti fan che non vedevano l’ora di vederlo correre su una moto italiana. I risultati con la sella rossa però non sono affatto positivi: per la prima volta Rossi conclude una stagione senza ottenere alcuna vittoria in un Gran Premio. Anche l’anno dopo va male, finché Rossi decide di tornare nel 2013 alla Yamaha, chiudendo la stagione al quarto posto e tornando alla vittoria (sul circuito di Assen). 

Nel 2014 Valentino Rossi torna a dare spettacolo come faceva anni addietro e mette a segno una lunga serie di podi che gli consentono di chiudere la stagione al secondo posto del mondiale.

Nel 2015 corre con la Yamaha e lotta fino al termine della stagione per il decimo titolo in carriera. Purtroppo dopo una serie di decisivi GP, ricchi di scontri, polemiche e comportamenti sanzionati dal regolamento (dispute con lo spagnolo Marquez), The Doctor deve arrendersi alla supremazia di Jorge Lorenzo, chiudendo la stagione al secondo posto. 

Anche il 2016 si chiude con il secondo gradino del podio, mentre il 2017 al quinto posto. 

Dopo aver elencato le gesta di questo immenso campione, non possiamo far altro che augurargli BUON COMPLEANNO!

Fonti: http://biografieonline.it/biografia-valentino-rossi

http://www.panorama-auto.it/sport/motogp/valentino-rossi-biografia