Ospite di “Oggi è un altro giorno”, Manuela Villa ha raccontato di quando ha scoperto di essere figlia di Claudio Villa e di come, poi, lo abbia successivamente voluto incontrare:

“Sono venuta a saperlo da una suora. Mi trovavo in un collegio di suore, in vacanza da mia zia. Io avevo fatto un dispetto, avevo costruito coi vestiti un fantoccio sul letto della suora. La suora di tutta risposta mi disse una frase infelice: ‘ringrazia Dio che sei mantenuta da quell’uomo, altrimenti staresti qui’. Io non capii naturalmente a cosa si riferisse, chiesi a mia zia e mia zia mi spiegò tutto. Quando sono tornata a Roma, mi veniva un po’ difficile stare con la mia famiglia. Però li ringrazio di avermelo detto dopo perché così ho vissuto un’infanzia davvero felice.”

A 15 anni, poi, finalmente l’incontro alla radio dove Villa aveva un programma radiofonico:

“Chiesi a mia madre di accompagnarmi e lei mi accontentò. Ho un bellissimo ricordo di quel giorno. Lui sembrava mi stesse aspettando da sempre e mi chiese cosa mi piaceva fare e che progetti avevo per la vita. Da quel giorno continuai ad andare alla radio: lui si preoccupava che io andassi in motorino da sola. Abbiamo spizzicato il tempo insieme, sognavo di mangiare la pizza con lui. Non c’è mai stata possibilità. La rabbia l’ho provata da ragazza, per non riuscire a prenderlo, a starci insieme. Mi rasserenavo a casa, avendo una famiglia completa.”

Manuela si sofferma sulla scomparsa del padre a 61 anni e di come lo abbia saputi:

Era il mio compleanno, ero in localino a suonare con la band mia e di mio fratello e quella sera c’era la finale del Festival e di li a pochi minuti si sparse la voce nel locale che Claudio Villa era morto. Pensavo fosse uno scherzo. Esplosi in un pianto, ma nessuno sapeva perché. Venne un uomo che mi diede un calice di spumante. Lo spumante più amaro della mia vita. Mi bloccai a tal punto che per tre mesi non sono riuscita più a cantare. Rifiutavo di averlo perso così. Per riprendermi mio padre, ho ripreso i suoi respiri iniziando a interpretare i suoi duetti.”