Compromessi sposi è la nuova commedia di Francesco Micciché (Loro chi?Ricchi di fantasia) in sala dal 24 gennaio.Volutamente ispirato al film del 1960,“Totò, Fabrizi e i giovani d’oggi”, la pellicola riprende lo spunto dei protagonisti di allora (due mostri sacri della tradizione comica popolare, ovvero Totò e Aldo Fabrizi) e lo adatta ad un contesto attuale. A somiglianza del duo, sono stati scelti Vincenzo Salemme e Diego Abatantuono, piccolo e magro il primo, alto e grosso il secondo, oltre che napoletano versus milanese. Si tratta della prima collaborazione artistica tra Salemme e Abatantuono. Nel cast figurano anche Dino Abbrescia, Rosita Celentano, Elda Alvigni, Lorenzo Zurzolo, Grace Ambrose, Susy Laude e Valeria Bilello. 

Trama

Tra una giovane fashion blogger di Gaeta e un ragazzo milanese che aspira ad essere cantautore scatta il colpo di fulmine e, nonostante la giovane età e le molte differenze, i due decidono di sposarsi nel giro di una notte. Ancora più diverse sono le loro famiglie, e nello specifico i padri: Gaetano (Vincenzo Salemme), il padre della sposa, è il rigido sindaco proprio di Gaeta, mentre Diego (Diego Abatantuono) è un ricco imprenditore del Nord, direttore d’azienda dai modi spiccioli e gradassi. Come suggerisce il titolo di manzoniana memoria, non poteva mancare il motto “questo matrimonio non s’ha da fare”, ed ecco dunque che l’aperta e dichiarata ostilità tra i due consuoceri li indurrà ad una coalizione paterna per scongiurare con ogni mezzo le nozze dei figli…


La pellicola ruota attorno all’ormai consueta rivalità Nord-Sud, aggiungendo, con i mezzi della commedia, una strizzata d’occhio all’attuale politica italiana e al nostro governo ‘coalizzato’ pentastellati-leghisti. Oltre a ciò, come suggeriscono il regista e gli attori in conferenza stampa, il messaggio è per lo più incentrato sul rapporto genitori-figli e sulla talvolta mancata dovuta attenzione che i primi dovrebbero avere nei riguardi dei secondi.

I personaggi di Abatantuono e Salemme combattono per tutto il film un’ incalzante battaglia verbale che sembra un partita di tennis, fatta di battute e reciproche prese in giro botta e risposta. La bravura dei due attori emerge soprattutto in queste parti: l’umorismo riesce bene, i due non si sovrappongono e non si pestano mai reciprocamente i piedi. Salvato questo aspetto, il film ha delle falle abbastanza evidenti, a partire dalla frivolezza con cui si costruisce e finisce la storia del matrimonio, intrecci non proprio soddisfacenti, una ‘coattaggine’ della sposa fin troppo fastidiosa e poca focalizzazione sul presunto messaggio finale. 

Con alcune battute divertenti che strappano diverse risate, Compromessi Sposi va bene per la leggerezza che si cerca nella commedia italiana, ma a livello di trama e scrittura si poteva e doveva cercare di fare molto di più.