Il film

Delitto in Formula Uno uscì nel 1983 diretto da Bruno Corbucci, ovviamente con Tomas Milian nei panni dell’ispettore Nico Giraldi e l’immancabile Bombolo come spalla. Nel cast anche Dagmar Lassander, Pino Colizzi, Olimpia Di Nardo, Maria Grazia Buccella, Ennio Antonelli.

“Durante una corsa all’autodromo di Monza, un pilota perde il controllo della sua auto e va a sbandare, morendo sul colpo. Sembrerebbe un tragico incidente, ma il commissario Trentini affida il caso all’ispettore Nico Giraldi che, dopo aver interrogato tutti i sospettati, si infiltra nell’ambiente delle gare automobilistiche facendosi aiutare dal suo amico Venticello ed incomincia ad indagare.

Intanto però suo cognato Fabrizio desta sempre più preoccupazione in Angela che, preoccupata per lo stile di vita al di sopra delle possibilità del fratello, chiede a Nico di scoprire che cosa sta succedendo. La sera stessa Fabrizio ruba una Mercedes ma trova un cadavere nascosto nel bagagliaio dopo averla portata ad un ricettatore e così corre a casa di Nico per chiedergli un consiglio e lui, con l’intento di difendere il cognato, inventa una storia plausibile da sottoporre al giudice titolare dell’indagine sul cadavere ritrovato nella macchina. Deciso a fare chiarezza sull’assassinio, il giudice La Bella inizia a indagare sul passato di Nico e dopo varie ricerche scopre la verità sul ritrovamento del corpo nella Mercedes.

Per Nico iniziano i guai poiché pur indagando nell’omicidio di un pilota, risulta involontariamente coinvolto nell’omicidio della Mercedes e questo gli costa l’espulsione dalla polizia ma ciò non gli impedisce di continuare ad indagare da solo. Così tra preoccupazioni, probabili indiziati e piste false, Nico comprende di essere vicino alla soluzione ed accorgendosi che un assassino sta cercando di ucciderlo comprende di essere sulla pista giusta per trovare la soluzione dei due delitti e ritornare finalmente a riprendere il suo ruolo di ispettore di polizia…”

Le curiosità

  • Si tratta del decimo film della saga di Nico Giraldi. Il successivo (Delitto al Blue Gay) sarà l’ultimo.
  • Le scene acrobatiche sono della troupe francese di Rémy Julienne.
  • Nel film sono presenti i seguenti brani: Vita spericolata, L’italiano, Càpita cantata da D.J. Look e You and I cantata da Tommie Babie.
  • Quando inizia l’inseguimento finale con le due auto di F1, all’uscita dell’autodromo si vede una Fiat Uno grigia come quella che aveva usato poco prima la moglie dell’ingegnere per arrivare in autodromo. E’ molto probabile che si tratti della stessa vettura usata in due scene diverse, in una per l’arrivo di Dagmar Lassander e nell’altra per creare l’effetto scompiglio al passaggio delle due auto da corsa.
  • Paco Fabrini, l’interprete del figlio di Nico Giraldi, purtroppo ci ha lasciati il 13 ottobre 2019 a causa di un incidente stradale.
  • In questo film si dice che Angela, da nubile, fa di cognome Proietti e inoltre si scopre che ha un fratello, Fabrizio, e che sua madre è ancora viva (la signora Proietti da cui Nico manda Angela e Rocky a metà film). Ciò si allontana completamente da quanto si dice nel film “Assassinio sul Tevere” dove Angela appare per la prima volta: in quel film infatti Angela dice testualmente che oltre a suo padre, ha solo uno zio che sta al manicomio, e inoltre suo padre, Er Pinna, di cognome fa Santi.