Poco meno di tre anni fa, mezzo mondo era tornato pazzo per i Pokémon grazie all’introduzione del videogioco Pokémon Go, che permetteva di catturare i colorati e svariati Pokémon in ogni dove. Il successo straordinario di Pokémon Go è stato una prova che l’amore per questi personaggi, in realtà, non se n’è mai andato, soprattutto per chi ci è cresciuto e ha imparato ad amarli con il gameboy a partire dalla fine degli anni ’90.  Pokémon Rosso e Verde, Blu e Giallo: sono stati loro l’imprinting e l’avvio di questo fortunato franchise capace di insinuarsi nella cultura popolare. 

Nel 2019 la Warner Bros decide di omaggiare i Pokémon con il primo live action a loro dedicato: Detective Pikachuin arrivo nelle sale italiane a partire dal 9 maggio.

Trama

La pellicola segue la storia del giovane Tim (Justice Smith), costretto a scoprire cosa sia successo, quando suo padre, il geniale detective privato Harry Goodman, scompare misteriosamente.
Ad aiutarlo nelle indagini l’ex compagno Pokémon di Harry, Pikachu (voce originale di Ryan Reynolds): un adorabile, esilarante e saggio super-investigatore che sorprende tutti, persino se stesso. Avendo scoperto che i due sono equipaggiati per comunicare tra loro in modo singolare, Tim e Pikachu uniscono le loro forze per svelare il mistero.
Si trovano così ad inseguire gli indizi lungo le strade illuminate al neon di Ryme City, una moderna e disordinata metropoli dove umani e Pokémon vivono fianco a fianco in un iperrealistico mondo live-action. Qui incontreranno la reporter Lucy (Kathryn Newton), la quale si aggregherà nelle indagini, e insieme arriveranno ad una scoperta che potrebbe distruggere la loro coesistenza pacifica con gli umani e minacciare l’universo stesso dei Pokémon.

Buon intrattenimento per ragazzi, ma non solo

Ibridando cinema dal vero e animazione in CGI, il film è diretto da Rob Letterman (Shark Tale, Mostri contro alieni, I fantastici viaggi di Gulliver, Piccoli Brividi), un esperto di cinema d’intrattenimento per ragazzi e d’animazione. Partiamo subito col dire, infatti, che Detective Pikachu è destinato ad un pubblico giovane, tra cui bambini e famiglie, grazie ad una trama semplice, un mistero non troppo complicato e personaggi umani poco approfonditi. Nonostante le premesse, il film è un divertente passatempo anche per un pubblico più vasto, che non può rimanere indifferente all’elevata simpatia e dolcezza dei Pokémon. Da Pikachu in prima linea (veramente un batuffolino da accarezzare), al povero Psyduck con i suoi occhi stralunati e mal di testa, a Mr. Mime (la sua sequenza è veramente esilarante), fino ai vari Charizard, Bulbasaur, Jigglypuff e tanti altri.

Precisiamo che il film è l’adattamento di un videogame pubblicato nel 2016 su Nintendo 3DS, giunto in Europa nel corso del 2018: si tratta di un titolo leggero investigativo, che non presenta le stesse dinamiche della serie originale. L’idea di sviluppare un film da un caso d’investigazione ci sta, in quanto ti permette di avere una linea da seguire che può suscitare curiosità. Nel caso specifico di Detective Pikachu si poteva fare un po’ meglio sull’elemento ‘mistero’ : la trama si risolve eccessivamente in fretta e senza un grande, efficace colpo di scena.

Molto buona invece la computer grafica, ben curata e armonizzata col mondo in live action che rappresenta l’altra metà del film: d’altronde per noi fan è un piccolo sogno vedere i Pokemon integrati con persone reali, in un universo similmente anticipato da Chi ha incastrato Roger Rabbit con i cartoni animati.

Nel complesso, abbiamo apprezzato questo Detective Pikachu, capace – nel suo piccolo – di far emozionare i fan veterani e divertire le nuove generazioni. Pika Pika