In un’intervista a “La Verità”, Umberto Smaila ricorda gli anni d’oro di “Colpo Grosso”, il celebre game show erotico andato in onda su Italia7 condotto dal 1987 al 1991:

“Colpo Grosso è stato un successo incredibile e poi ha vissuto uno snobismo retroattivo. Concita De Gregorio scrisse qualche anno fa che io e Antonio Ricci con Drive In fummo l’origine di molta superficialità odierna. Oggi non sarebbe riproponibile, neanche per idea, figuriamoci. Probabilmente ci saremmo auto-arrestati all’auto-censura. Perché guardi che il problema non è certo il femminismo, ma il conformismo. Allora eravamo più spensierati, e senza tanti presunti problemi”.

Si è poi spiegato meglio sul concetto di presunti:
“Le assicuro che neanche le suffragette sarebbero arrivate a omologarsi in questo modo. Quando avevo 20 anni era vietato vietare. Ora è vietato tutto. Anzi, soprattutto è vietata una cosa. È vietato parlare, e di conseguenza è vietato pensare. Qualsiasi cosa io le dica verrà interpretata in modo sbilenco, ritagliata e messa all’indice. Se non stai attento, è un attimo che vieni considerato uno sbandato. Mi spiace più che altro che con questo andazzo pure i comici rischiando di non far più ridere. Perché non possono dire nulla. Oscurantismo culturale, altroché, ecco quel che stiamo vivendo. Sempre che io possa permettermi di dirlo”.