Nel mondo del doppiaggio occupa sicuramente un posto dell’Olimpo il grandissimo Ferruccio Amendola, una delle voci italiane più amate, spentosi a Roma il 3 settembre del 2001 all’età di 71 anni. Tra i tanti attori da lui doppiati spiccano ‘solo’ Robert de Niro, Dustin Hoffman, Al Pacino, Sylvester Stallone e Tomas Milian.

Ripercorriamo la carriera del grande Ferruccio:

Nato a Torino, si trasferì con la famiglia a Roma, esordendo tredicenne come attore nel film Gian Burrasca di Sergio Tofano (1943) e iniziando presto a lavorare anche come doppiatore: il suo primo doppiaggio fu quello del piccolo Vito Annicchiarico in Roma città aperta del 1945.

Dal 1968 si dedicò prevalentemente al doppiaggio, anche se comunque portò avanti anche una discreta carriera come attore cinematografico e televisivo. L’esordio più importante per Amendola avvenne nel 1969: Dustin Hoffman dopo il successo de “Il Laureato” ritorna con un personaggio completamente diverso dall’introverso e intellettuale Benjamin; con Un uomo da marciapiede il vagabondo Rico, detto Sozzo è sporco, ambiguo e gobbo e ha una parlata “da strada” davvero difficile da replicare. Dopo aver visto il film, al direttore di doppiaggio Mario Maldesi viene la geniale intuizione di provare una voce con una dizione imperfetta, non accademica, ma soprattutto emergente; Ferruccio Amendola infatti in quel periodo doppiava solo piccoli ruoli (chiamati brusii) in contrasto con le classiche voci pulite e musicali dell’epoca.

Ferruccio Amendola diventa da voce caratterista a protagonista portando un modo di recitare “buttato”, non più pulito e impostato, ma vero e naturale, inedito a quei tempi. Con Dustin Hoffman nasce un sodalizio voce-volto che lo accompagnerà, salvo eccezioni, per tutta la sua carriera fino alla fine degli anni novanta.

Negli anni seguenti Ferruccio divenne noto al grande pubblico anche per una serie di spot televisivi negli anni ottanta e per alcuni sceneggiati televisivi di grande successo di cui fu protagonista, tra i quali Storia d’amore e d’amicizia col figlio Claudio, Quei trentasei gradiniLittle Roma e Pronto Soccorso, telefilm composto da due stagioni.

Gli attori che Ferruccio ha doppiato ininterrottamente fino alla morte, con poche eccezioni, sono Robert De Niro (Taxi Driver, Il cacciatore, Toro scatenato, C’era una volta in America, Heat – La sfida), Sylvester Stallone (da Rocky II a Rocky V, Rambo) e Dustin Hoffman (Un uomo da marciapiede, Tutti gli uomini del presidente, Kramer contro Kramer, Tootsie, Rain Man – L’uomo della pioggia).

Ha prestato la voce anche ad Al Pacino in alcuni dei suoi film più noti, tra cui la trilogia de Il padrino, Serpico e Scarface. Fu scelto come voce ufficiale di Tomas Milian da Milian stesso per le interpretazioni di Nico Giraldi ed er Monnezza e in altri poliziotteschi. Doppiò anche Bill Cosby nelle sit-com I Robinson e Cosby, che terminò di doppiare poche settimane prima della morte. Prestò inoltre la voce anche al cane Tequila nella serie televisiva Tequila e Bonetti.