In un’intervista rilasciata al quotidiano “La Repubblica”, il Divino Otelma, al secolo Amleto Marco Belelli, racconta del suo “dono” e di come lo abbia scoperto:

“Già da bambino avevo il dono, la gente faceva la coda davanti alla casa dei miei genitori: mi bastava un tocco con la mano, per guarire o far star meglio le persone. A 5-6 anni sono rimasto folgorato dal Mago d’Olanda, un famoso taumaturgo. Poi ho conosciuto Tommaso Palamidessi, astrologo ed esoterista: mi ha detto che ero destinato a qualcosa di diverso. Un giorno, ho incontrato Ninotchka: una straordinaria cartomante, zoppa”.

Ed è proprio grazie a lei che nacque il Divino Otelma, che ha chiamato a raccolta molti volti noti dello spettacolo e la televisione:

“Mi invitò a fare le carte con lei a Radio Mediterraneo, che trasmetteva dall’ultimo piano di via dei Giustiniani. Fu un successo incredibile, arrivavano centinaia di telefonate. Un amico mi suggerì di provare con le televisioni private, mandai un sacco di lettere: mi risposte Alberto Monti, invitandomi negli studi di Telenord, a Serra Riccò. Dirette di astrologia e cartomanzia: un’esplosione. Mi piaceva il teatro, attori e cantanti volevo prevedessi loro il futuro: Philippe Leroy, Alberto Lionello, Erika Blanc, Gino Bramieri, Gigi Proietti. Persino Julio Iglesias“.

Il Divino, che parla di se al plurale, racconta di non aver fallito nessuna predizione:

“Non abbiamo mai fallito abbiamo predetto la vittoria dell’Ulivo nel corso di un rito magico con Prodi, Bertinotti , Veltroni. E la sconfitta del Duce Puffo al referendum per la riforma costituzionale: la carriera politica del Duce Puffo (parla di Renzi) era destinata al fallimento. Infatti: dal 40 all’1,5%. Abbiamo naturalmente anticipato la vittoria di Meloni e il centro destra, con Letta che si sarebbe messo da parte”.