Il film

Uscito nel 1994, scritto, diretto e interpretato da Ezio Greggio. Il titolo in italiano è la traduzione letterale di quello originale in inglese The Silence of the Hams, un gioco di parole che si richiama a The Silence of the Lambs, letteralmente “il silenzio degli agnelli”, titolo originale del film distribuito in Italia come Il silenzio degli innocenti, di cui è in parte una parodia, assieme al film Psyco.

La trama

L’agente dell’FBI Jo Dee Fostar è impegnato a dare la caccia a un pericoloso serial killer, che ha ucciso più di 120 uomini in un mese. Colui che lo aiuterà a scovare il maniaco omicida è il Dottor Animal Cannibal Pizza, un criminale psicopatico rinchiuso nel manicomio di Hollywood. La fidanzata di Jo Dee Fostar ruba 400.000 dollari al suo datore di lavoro e si nasconde in un albergo di periferia, gestito da Antonio Motel. Lì troverà la morte, sotto la doccia, per mano di un’anziana signora.

L’FBI, non sapendo che pesci pigliare, arresta persone a caso, tra cui, alcuni personaggi pubblici. La sorella di Jane, Lily, per trovare la sorella contatta Jo, il quale torna dal Dr. Animal Cannibal Pizza, che, in cambio della concessione ad aprire una pizzeria, rivela il nome del presunto assassino. Jo e Lily trovano il motel e lì c’è una serie di colpi di scena: Antonio si rivela essere in realtà sua madre e anche Jo rivela un’identità nascosta. Anche gli altri presenti sono travestiti e compare anche Jane, che non era morta, con i soldi.

L’intervista

L’attore Ezio Greggio, intervistato su Rolling Stone, ha ricordato i tempi de “Il silenzio dei prosciutti”, film comico del 1994, da lui scritto, diretto e interpretato.

Le parole di Greggio:

“Era, ed è, un grande omaggio al cinema che amo, e io amo il cinema alla follia. All’epoca del Silenzio dei prosciutti, le parodie erano appannaggio di Mel Brooks e degli Zucker, che poi sarebbero diventati miei cari amici. Io ho voluto fare un discorso che avesse sì le risate, ma anche dignità di racconto e di regia. E l’ho fatto con tutta una serie di scelte. Per dire: l’Antonio Motel, dove vive il mio personaggio, è una signora location”.

E poi continua, raccontando alcune curiosità sulla produzione del film:

“Il budget che appare è dieci volte superiore a quello che abbiamo speso. Sfruttai tutte le mie amicizie. Presi nel cast Julie Corman, che era la moglie di Roger Corman, dal quale andavo praticamente a scuola per capire come produrre il film. Raccontai loro questo progetto e Roger mi disse: «Quando fai un film, la prima regola è: tutto quello che non entra nello schermo è superfluo. Nei miei film vedi il catering? No. Vedi gli autisti? No. Vedi i parrucchieri e i truccatori? No». M’insegnò questa cosa, che poi mi è stata utile in tutte le produzioni successive. Quello che conta sono la regia, la recitazione, la fotografia. Tutto il contorno, che gli americani adorano, è spreco assoluto”.

Greggio convinse anche Jacques Haitkin a lavorare al film:

“Convinsi a fare il film Jacques Haitkin, che era un grande direttore della fotografia, aveva fatto Nightmare. Avevamo poche settimane, credo quattro in tutto, lavoravamo dodici-tredici ore al giorno, anche di sabato…”.

L’attore poi aggiunge:

“È incredibile, ma è la realtà. Il film è diventato un cult. Venne distribuito in tutto il mondo. E poi ha continuato il suo viaggio in tv, VHS e DVD. È un classico nel suo genere. Il Silenzio dei Prosciutti aveva tutta una serie di elementi che rimandavano al thriller e all’horror e ancora oggi ci sono molto ragazzi che lo scoprono grazie al passaparola o a delle clip su YouTube. Tutti gli anni, da sempre, ho nuovi fan che mi scrivono e mi ringraziano da ogni continente. Mi raggiungono grazie ai social. L’uscita del film in DVD ha rinvigorito questo rapporto con loro e ha riportato il film a far parlare di sé”

Fonte: Rolling Stone

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