In un’intervista rilasciata su “Novella 2000”, Fabio Testi ricorda alcuni dei suoi amori e delle sue passioni che hanno costellato la sua vita ma anche la sua carriera. Come non ricordare Ursula Andress:

“Un momento della mia vita bellissimo. Lei era davvero stupenda, più modella che attrice. Voleva sentirsi libera. Io invece ci tenevo molto a recitare. Certo che con lei si era sempre al massimo della notorietà. Devo ammettere che un po’ mi scocciava di essere diventato il signor Andress, da quel presuntuoso che ero da giovane. Però era anche elettrizzante”

E come dimenticare Anita Ekberg:

“Giravamo un film ‘La morte bussa sempre due volte’ c’era una scena d’amore che durava tutto il giorno. Chiaro che poi la sera vai e cena e poi a letto insieme. Non te lo stai neanche a chiedere, perché diventa una cosa naturale.”

L’attore che si prepara a spegnere 80 candeline il prossimo 2 agosto, si dice soddisfatto della sua vita e della sua carriera:

“Un’esistenza fortunata. Sono soddisfatto del mio carattere, della mia cultura, della mia educazione che mi hanno consentito di toccare delle mete che mai avrei pensato di raggiungere. L’ho fatto grazie alle mie capacità e al mio carattere.”

Come dimenticare l’Oscar conquistato con il film “Il giardino dei Finzi Contini” di De Sica:

“Non mi rendevo ancora conto di cosa significasse veramente, a parte l’emozione del momento. Dopo mi sono reso conto della grandiosità e della notorietà che questo premio ti porta.”