Ospite del programma “BellaMa’” in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, Fabrizio Bracconieri racconta come vive nei panni di un papà con figlio affetto da autismo:

“Mio figlio Emanuele ha 22 anni, viviamo in Sicilia perché abbiamo trovato una struttura che ci permette di vivere 6 ore in tranquillità. Mio figlio non parla, ha il pannolone 24 ore su 24, non mangia da solo, ha paura dell’acqua e non si fa fare la barba, dobbiamo reggerlo io e mia moglie che non ce la facciamo più. Quando uno dice ‘autismo’ sembra che abbia detto tutto ma in realtà non ha detto nulla. Quando mio figlio era più piccolo non lo invitavano mai alle festicciole, e questa è un’umiliazione grandissima anche per le famiglie”.

Bracconeri parla del figlio: «Ha il pannolone ed è idrofobo, l’autismo può distruggere una famiglia»

Fabrizio Bracconeri confessa, quindi, di avere un grande sogno:

“Ho pagato un prezzo professionale alto ma nel cuore sono soddisfatto. Mi dispiace per gli altri tre figli che sono tutti più grandi e realizzati, Emanuele è il più piccolo. Loro stanno tutti a Roma e solo spostandomi di tanto in tanto riesco a vederli. Il mio sogno nel cassetto, la cosa che più mi piacerebbe sentire da Emanuele è sentir chiamare mamma o papà”.

Bracconieri ha anche spiegato che spesso le famiglie che si trovano in questa situazione hanno moltissime difficoltà:

“La cosa tremenda a cui penso spesso è che io adesso sono qui ma mia moglie è con Emanuele e lui non sai mai che cosa che stia per fare. Noi dobbiamo intuirlo, perché lui non parla. La relazione che noi abbiamo con loro dovrebbero insegnarla a scuola”.